Si chiamava Anna Frank

il diario sopravvissuto

La storia di Anna Frank è una delle più commoventi e rappresentative della Shoah. Perpetuata nella memoria grazie al Diario che la ragazza appena quindicenne scrisse nel periodo in cui insieme alla famiglia rimase nell’alloggio segreto di Amsterdam finché il nascondiglio non venne scoperto dai nazisti.

Anna Frank, deportata prima ad Auschwitz e poi nel campo di concentramento di Bergen Belsen, muorì di tifo nel marzo del 1945. Della sua famiglia si salvò solo il padre.


In questo filmato, realizzato nel 1987, parla Miep Gies, l'impiegata di Otto Frank, padre di Anna, che aveva già raccolto e pubblicato il Diario in occasione dell’uscita di un suo libro di memorie sulle terribili vicende di quegli anni, dal titolo Si chiamava Anna Frank .

Segue il racconto della deportazione della famiglia Frank, con immagini del loro alloggio ad Amsterdam e dei campi di concentramento.