Solidarnosc
La nascita della Polonia democratica
Solidarnosc, solidarietà. E’ il nome simbolo del primo sindacato libero del blocco comunista. E’ stato capace di cambiare, in pochi anni, non solo la storia della Polonia ma di tutti i paesi del Patto di Varsavia. Alla sua guida, un elettricista, Lech Walesa.
E’ il 1980 quando una serie di scioperi degli operai dei cantieri navali di Danzica, assume il tono di una protesta nazionale che si allarga a macchia d’olio in tutto il paese. I manifestanti chiedono miglioramenti economici e maggiori libertà politiche. A dirigere gli scioperi è un sindacato che conoscono in pochi, perché fino a quel momento ha operato in clandestinità: Solidarnosc. E’ caratterizzato da una prevalente ispirazione cristiana e un forte anticomunismo. Diventa in breve un movimento di massa. Gli iscritti salgono a quasi dieci milioni, un quarto della popolazione polacca. Walesa raggiunge una fama internazionale.
Per il regime comunista polacco, la situazione diventa intollerabile. Nel dicembre del 1981 il generale Jaruzelski già capo del governo e Primo segretario del POUP, attua un colpo di Stato proclamando l’instaurazione dello stato di guerra. In virtù delle leggi militari vengono sciolte tutte le organizzazioni politiche e sindacali con l’eccezione del partito comunista. I maggiori attivisti di Solidarnosc sono arrestati. Walesa sconta undici mesi di carcere.
Ma Jaruzelski non è in grado di sostenere le fortissimi pressioni internazionali. Anche la Chiesa grazie all’azione del pontefice polacco Karol Wojtyla, contribuisce a tenere alta l’attenzione sulla Polonia. In Italia il PCI prende le distanze dal regime di Varsavia e nel 1983 Walesa viene insignito del Nobel per la Pace.
Il regime è costretto a trattare. Nel 1987 si aprono delle trattative tra governo e Solidarnosc che portano alle prime elezioni semi libere del 1989. Solidarnosc diviene il principale soggetto della transizione della Polonia dal comunismo alla democrazia. Vince le elezioni dell ‘89 e un anno dopo il suo leader storico Walesa, viene eletto presidente della Repubblica.
Nella puntata de “Il tempo e la storia” ne parla - anche con il supporto di immagini d’eccezione, mai viste in Italia e giunte direttamente dal Museo di Solidarnosc a Danzica - la professoressa Krystyna Jaworska.