I have a dream

Il discorso dell'uguaglianza

Washington, 28 agosto 1963. Una folla di 250.000 persone di ogni razza ed etnia si raccoglie davanti al Lincoln Memorial per marciare in favore dei diritti civili. In nome di ventidue milioni di neri d’America chiedono la fine della segregazione e della discriminazione razziale. Si assiste al più grande raduno della storia mai realizzato per questi scopi. Alla fine dell’evento prende la parola Martin Luther King, leader del movimento della non violenza. Ha preparato solo una parte del discorso, decide però di ignorarla e di improvvisare. Inizia parlando del suo sogno, un sogno di eguaglianza, di fratellanza e di libertà per tutti. Questa aperta dichiarazione di pace rimane una traccia indelebile nella storia e consacra definitivamente Martin Luther King a simbolo della lotta contro la segregazione razziale. Un anno dopo, nel 1964, il pastore americano riceverà il premio Nobel per la pace.

Washington, 28 agosto 1963. Una folla di 250.000 persone di ogni razza ed etnia si raccoglie davanti al Lincoln Memorial per marciare in favore dei diritti civili. In nome di 22 milioni di neri d’America chiedono la fine della segregazione e della discriminazione razziale

Segue un’intervista del 1966, realizzata dal giornalista Ruggero Orlando, storico corrispondente Rai dagli Stati Uniti, al leader nero realizzata ad Atlanta, nella sede dell’associazione che ha costituito e che dirige. King espone i cinque punti fondamentali della dottrina della non violenza: ricerca della verità, negazione del principio per cui il fine giustifica i mezzi, affermazione del principio di non offendere in alcun modo il proprio interlocutore, la sofferenza vista come forza molto potente per la trasformazione sociale e infine la profonda fiducia nella capacità umana di cambiare. Esalta poi la capacità a resistere del movimento da lui capeggiato, attraverso lo strumento della disobbedienza civile. Fondamentale però anche la figura del pastore, considerata la voce più libera nella comunità dei neri. Seguono poi altre testimonianze e uno spazio dedicato alla presentazione della legge contro le discriminazioni razziali presentata dal presidente John Fitzgerald Kennedy.