La morte di Aldo Moro

Il ritrovamento del corpo

Troverete il corpo dell’onorevole Aldo Moro in via Caetani”. Con queste parole, il 9 maggio, le Brigate Rosse annunciano la morte del presidente DC. 
Moro è lì, raggomitolato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa, crivellato da molti colpi di pistola e perfino una raffica di mitra. A sparare - si saprà poi - è stato Mario Moretti, il responsabile primo del rapimento.
La macchina è arrivata quella stessa mattina, nel pieno centro di una città completamente blindata¸ a pochi metri da via delle Botteghe Oscure, sede del Partito Comunista e da Piazza del Gesù dove risiede la Dc. E’ l’ultimo impietoso schiaffo delle Brigate Rosse alle forze dell’ordine. A guidarle c’è il ministro dell’Intero Francesco Cossiga. Sulla sua gestione del sequestro si addenseranno negli anni a venire, numerosi dubbi e domande. Si dimetterà, ma la sua carriera non risulterà danneggiata “dall’affare Moro”. 

Ore 12.30 Valerio Morucci telefona al professor Francesco Tritto, collaboratore di Moro, e annuncia la morte dello statista. Le forze dell’ordine arrivano sul posto. Intervengono gli artificieri, per paura di ordigni esplosivi. Tagliano il portabagagli della macchina. Dentro, sotto una coperta, c’è solo un corpo irrigidito.


Ore 12.30 Valerio Morucci telefona al professor Francesco Tritto, collaboratore di Moro, e ne annuncia la morte. Le forze dell’ordine arrivano sul posto. Intervengono gli artificieri, per paura di ordigni esplosivi. Tagliano il portabagagli della macchina. Dentro, sotto una coperta, c’è solo un corpo irrigidito. Alle 14 la notizia del ritrovamento diventa di dominio pubblico. Accorrono sul posto i principali leader politici, mescolati con la gente comune. La commozione è enorme, nel paese cala il silenzio.
Anche la famiglia dello statista, si chiude nel riserbo assoluto. Rifiuta i funerali di stato. Portano il corpo di Moro a Torrita Tiberina dove lo seppelliscono in forma privata.
Il 13 maggio a San Giovanni in Laterano, uno stravolto Paolo VI presenzia insieme al cardinal vicario Ugo Poletti la messa in suffragio di Moro. Non c’è la salma, non ci sono i familiari. In prima fila ci sono le massime cariche di uno stato colpito al cuore.
In questo filmato che Rai Storia ripropone, lo speaker del Tg 1 Bruno Vespa, conferma ufficialmente il ritrovamento del corpo di Moro.