Papa Luciani

I 33 giorni

6 agosto 1978, Papa Paolo VI muore nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Venti giorni più tardi i cardinali sono chiamati a eleggere il successore di Pietro. Si cerca un nome capace di gestire la difficile eredità del Concilio Vaticano II; una persona che sappia mediare tra le fazioni contrapposte che si sono fronteggiate negli ultimi anni di pontificato di Paolo VI.
L’ala più progressista caldeggia la scelta di un papa disposto a condividere il proprio potere con i vescovi, trasformando il sinodo episcopale in un organo deliberativo. Il gruppo dei conservatori preme invece per un ritorno all’ortodossia e auspica l’elezione di una guida autorevole. Il loro candidato è l’arcivescovo di Genova Giuseppe Siri. Il 25 agosto si apre ufficialmente il Conclave. Al primo scrutinio i voti sono dispersi tra numerose candidature. Durante l’intervallo per il pranzo i cardinali si confrontano ed emergono nuove candidature. I porporati progressisti si orientano verso Luciani, inizialmente considerato troppo timido e riservato. Già al secondo scrutinio Luciani vede aumentare considerevolmente i suoi voti.

Il ministero di Giovanni Paolo I inizia ufficialmente il 3 settembre, con la messa celebrata in Piazza San Pietro. Per la prima volta nella storia, un Papa non viene incoronato

Alle 16,30 si vota per la terza volta, e Luciani raccoglie una settantina di voti. Il quarto scrutinio è quello decisivo.  Sul nome di Luciani si registra quasi un plebiscito. Si dice, poiché i numeri ufficiali sono coperti da segreto, che ottenga più di 100 voti su 111 votanti. Nessun papa durante il Novecento ha avuto un tale suffragio. Albino Luciani sceglie un nome nuovo e composto. Un omaggio ai due papi del Concilio, al quale Luciani aveva partecipato in qualità di vescovo. Giovanni Paolo I sembra porsi in un’ottica di continuità con Paolo VI, ma possiede un afflato e una sensibilità pastorale completamente diversi. Avrà poco tempo per mostrarlo. Il ministero di Giovanni Paolo I inizia ufficialmente il 3 settembre, con la messa celebrata in Piazza San Pietro. Per la prima volta nella storia, un Papa non viene incoronato: Luciani impone anche un cambiamento di nome da  intronizzazione a solenne cerimonia per l’inizio del ministero petrino. Rifiuta inoltre la tiara, la corona dei papi e, inizialmente, la sedia gestatoria. Successivamente si vede costretto a ripristinarla, per  farsi vedere dai numerosissimi fedeli presenti alle sue udienze. Ma Luciani non è solo il “Papa del sorriso” capace di parlare alle folle. E’ un uomo fermo nella dottrina e nei principi evangelici, non abituato a scendere a compromessi. E lo dimostra quando viene attaccato dall’autorevole rivista Il Mondo che il 6 settembre 1978 indirizza una lunga lettera aperta al pontefice e si domanda: “E’ giusto che il vaticano operi sui mercati come un agente speculatore? E’ giusto che il Vaticano abbia una banca che interviene nei trasferimenti illegali di capitali dall’Italia ad altri paesi? E’ giusto che quella banca aiuti gli italiani ad evadere il fisco? Perché la Chiesa tollera investimenti in società nazionali e multinazionali il cui unico scopo è il lucro e che sono pronte a violare i diritti umani di milioni di poveri specialmente del terzo mondo che è così vicino al cuore di sua Santità?” La risposta di Luciani non si fa attendere. Nell’angelus del 27 settembre dice: “La proprietà privata per nessuno è un diritto inalienabile e assoluto. Nessuno ha la prerogativa di poter usare esclusivamente dei beni in suo vantaggio, oltre il bisogno, quando ci sono quelli che muoiono per non aver niente… anche noi privati, specialmente noi di chiesa, dobbiamo chiederci: abbiamo davvero compiuto il precetto di Gesù che ha detto ama il prossimo tuo come te stesso?” Non è solo un richiamo al Vangelo; sembra anche un messaggio rivolto a coloro che in Vaticano si muovono come “mercanti nel tempio” e nei confronti dei quali il nuovo pontefice vuole fare pulizia. Un intento che purtroppo non avrà un seguito, perché nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1978, papa Giovanni Paolo I muore.