Alba de Cespedes

Vivere per scrivere

Della scrittrice Alba de Céspedes, morta a Parigi nel novembre 1997, si erano perse le tracce da tempo. Fino all'uscita delle sue opere nei Meridiani Mondadori, nel 2011, a cento anni dalla sua nascita, avvenuta a Roma l'11 marzo del 1911. Eppure i suoi romanzi avevano avuto un grande successo di pubblico dagli anni Trenta agli anni Sessanta del secolo scorso. Di padre cubano e madre romana, Alba cresce tra Roma e Parigi in un ambiente colto e agiato, e respira la storia fin dall'infanzia.

La vita di Alba è segnata da un imprinting libertario e coraggioso, che la guiderà anche quando, dopo l'8 settembre del 1943, fuggirà da Roma, occupata dai nazisti, col suo compagno Franco Bounous per nascondersi con altri fuoriusciti nelle campagne abruzzesi fino ad approdare a Bari.

Qui sarà una delle voci della trasmissione di Radio Bari "Italia combatte", dove parlerà sotto lo pseudonimo di Clorinda. È da qui, dalla sua esperienza come "resistente" che prende il via il documentario di Simona Fasulo, con la regia di Nicoletta Nesler nel quale la storica Patrizia Gabrielli narra la vicenda umana e politica di Alba de Céspedes, la ricercatrice dell'Università di Roma La Sapienza, Laura Di Nicola, si sofferma sulla breve stagione di "Il Mercurio", il giornale da lei fondato e la professoressa Marina Zancan, curatrice del Meridiano Mondadori, racconta l'Alba scrittrice e romanziera. L'aspetto più intimo e familiare è, invece, narrato dal figlio Franco, nato dal primo matrimonio, mentre l'italianista Monica Cristina Storini racconta l'amicizia con Fidel Castro a Cuba.