Due volte più brave

Parità nel mondo del lavoro

Del lavoro delle donne e delle loro conquiste, parlano la professoressa Simonetta Soldani e Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". La Costituzione italiana, in vigore dal 1948, afferma che nel lavoro uomini e donne hanno diritto alla stessa retribuzione. Ma la realtà di quel periodo è ben diversa: per tutti gli anni '50 e '60 un gran numero di donne viene espulso dal mercato del lavoro, nonostante l'impetuoso sviluppo economico italiano. Quelle che lavorano sono sottoposte a sfruttamento - specie le braccianti in campagna e le lavoratrici a domicilio - e soffrono di una forte disparità salariale rispetto agli uomini. Nel corso degli anni '60 una serie di leggi, come quella che consente alle donne di entrare in magistratura, aprono la strada verso una più effettiva parità nelle condizioni di lavoro.

E negli anni '70, con il movimento femminista, la battaglia per la parità nel lavoro diventa un capitolo importante nella più generale lotta per l'emancipazione femminile.

Nel 1975 la rivoluzionaria riforma del diritto di famiglia cancella dal Codice civile la figura del capo famiglia e riconosce la completa parità uomo-donna. La legge finisce per essere un cardine e un punto di non ritorno anche per la successiva legislazione sul lavoro.