Joan Mirò

A 130 anni dalla nascita

Agli inizi degli anni Sessanta la Rai inaugura una serie di programmi d’inchiesta e d’approfondimento ideati e realizzati a cura della redazione del Telegiornale. Tra questi Un’ora con, che propone interviste a grandi personaggi del mondo della politica, della cultura, dello sport, dello spettacolo. Presenti anche immagini e servizi che raccontano in modo più approfondito la figura a cui è dedicata la puntata. Il programma andrà avanti anche nel corso degli anni Settanta, collezionando un patrimonio inestimabile di interviste a protagonisti mondiali della storia del Novecento. Riproponiamo la puntata dedicata al pittore spagnolo Joan Mirò.  

Un’ora con, che propone interviste a grandi personaggi del mondo della politica, della cultura, dello sport, dello spettacolo

Allievo della scuola di belle arti di Barcellona, nel 1919 si trasferisce a Parigi, dove incontra il connazionale Pablo Picasso. Dal 1920 in poi trascorre gli inverni nella citta francese, frequentando artisti e scrittori d'avanguardia. Nel 1925 la svolta, con l'adesione al gruppo surrealista, anche se più volte si definisce libero da qualsiasi espressione. La sua pittura si caratterizza per essere onirica, con la rarefazione degli elementi, che assumono un aspetto filiforme. Lui stesso sostiene che la sua pittura parta da uno stato di allucinazione, come una scintilla.  Nel periodo della guerra, tra il 1940 e il 1944 si trasferisce a Palma di Maiorca, per tornare poi a Parigi, riprendendo la sua ampia produzione artistica. Si ritirerà poi a Palma di Maiorca, a causa di motivi sia positivi che negativi, dove morirà nel 1983. L'intervista del 1969, a un anno dal maggio francese e dalle polemiche suscitate, inizia con Mirò ripreso in strada a Barcellona, armato di un pennello mentre dipinge sulle vetrate del Collegio degli architetti, seguito da allievi e passanti. Le telecamere della Rai lo seguono mentre lavora e produce, riflettendo sulla sua arte e sui contrasti e i cambiamenti della società.