Quadro amministrativo e giudiziario: i prefetti, un'eredità duratura

Quarto dibattito

In occasione del bicentenario della morte di Napoleone, l'Istituto francese di Firenze organizza un ciclo di dibattiti sull’eredità napoleonica in Francia e in Italia, articolato su quattro temi: pianificazione territoriale, amministrazione, economia e salute, a partire dal 5 maggio 2021, fino al 26 maggio 2021
Per ogni tema, personalità italiane o francesi sono invitate a parlare delle eredità di Napoleone e dell'evoluzione, fino ad oggi, delle strutture messe in opera. 
Il progetto è realizzato dall’Institut français Firenze, in collaborazione con la Scuola di Scienze Politiche di Firenze, il Museo Napoléon Ier a Fontainebleau, l’Associazione Amici dell’Institut français Firenze e sarà diffuso sui canali dell’Institut français e di Rai Storia. L’introduzione generale è a cura di Luca Mannori, Professore ordinario di storia delle istituzioni politiche presso la Scuola di Scienze Politiche di Firenze.

Dibattito 4 (sarà disponibile su questa pagina dalle ore 10.30 del 26 maggio 2021):

Quadro amministrativo e giudiziario: i prefetti, un'eredità duratura


Introduzione:

Manon Hansemann, direttrice Institut français Firenze

Moderatore:

Raffaele Palumbo, giornalista
Giuseppe Caglia, Avvocato, fondatore dello studio Caglia & Partners Avvocati e vice-presidente della Camera Civile di Firenze.
Gian Franco Cartei, Professore Ordinario di Diritto amministrativo-Scienze Giuridiche e Giurisprudenza presso la Scuola di Scienze Politiche di Firenze
Bernard Tomasini, Prefetto onorario di Regione in Francia

«La Francia fa risalire la sua fortuna all’istituzione delle prefetture». Napoleone Bonaparte contava sulle solide e durature fondamenta di due istituzioni che ancora oggi esistono in Francia e in Italia: l’Organo Prefettizio e il Codice Civile. L’istituzione prefettizia è più un crocevia che l’anello di una catena: dialoga con i cittadini, con le istituzioni decentrate e attua le linee dettate dal governo. Se il codice civile rimane la base per l’organizzazione dei rapporti della società, è perché ha saputo evolversi e adattarsi ai cambiamenti sancendo, nel diritto, l’unità, l’uguaglianza e la libertà individuale.