Palmiro Togliatti

Storia in breve

La passione politica, le idee di un uomo la cui vita rappresenta un grande viaggio tra le speranze e le tragedie della storia del Novecento italiano ed europeo. Palmiro Togliatti, terzo figlio di due genitori maestri di scuola elementare, inizia la sua lunga carriera politica nel 1914 con l'iscrizione al Partito Socialista. Dopo la partecipazione alla Grande Guerra aderisce a Torino al movimento dei Consigli, nel periodo del bienno rosso, ma soprattutto inizia una collaborazione per lui fondamentale con il settimanale L'Ordine Nuovo di Antonio Gramsci, conosciuto alcuni anni prima nell'ambiente universitario. Questa esperienza rappresenta per Togliatti la base per quella che sarà poi la decisione di aderire al Partito Comunista dopo la scissione del 1921. Due anni dopo, nel 1923, Togliatti decide di dedicarsi interamente alla politica. Un altro passaggio fondamentale per la sua vita politica si ha nell'agosto del 1925, quando scrive insieme a Gramsci le Tesi per il III Congresso del Partito Comunista d'Italia. In seguito ad un primo soggiorno a Mosca tra il 1926 e il 1927, Togliatti viene richiamato in Unione Sovietica nel 1934 per la preparazione del VII Congresso dell'Internazionale Comunista, che si svolge l'anno seguente. Entra a fare parte della segreteria del Comintern e viene inviato come commissario politico nel 1937 presso il Partito Comunista spagnolo durante gli anni della guerra civile. Quest'ultimo incarico segna un arresto della sua carriera internazionale, rientrato infatti a Mosca nel 1939 viene messo sotto accusa e dopo una lunga indagine durata circa due anni, estromesso dal vertice dell'Internazionale nel 1941. Intanto in Europa e nel mondo si combatte la Seconda Guerra mondiale e Togliatti reintegrato nel Comintern prende parte a una propaganda radiofonica contro il fascismo e la contro la guerra.

Con la caduta di Mussolini nel 1943 il leader comunista prepara il ritorno in Italia, che avviene a Napoli i primi giorni dell'aprile 1944, con un programma, definito la svolta di Salerno, con il quale propone di lasciare da parte la questione istituzionale e di appoggiare il governo Badoglio nella lotta contro i tedeschi e per la fine della guerra.

Togliatti prenderà parte ai vari governi come ministro, sarà presente nell'Assemblea Costituente e dal 1948 verrà eletto deputato. Con lui il Partito Comunista si trasforma in un vero e proprio partito di massa con circa due milioni di iscritti. Il 14 luglio 1948 subisce anche un attentato da cui riesce a sopravvivere, tornando già pochi mesi dopo alla guida della segreteria del partito. Nuove sfide lo attendono in seguito al XX Congresso del Pcus a Mosca di Krusciov del 1956 e alla rottura tra l'Unione Sovietica e la Cina. Auspica nuove e profonde riforme per i paesi socialisti e per il comunismo italiano. Muore però improvvisamente a Yalta nel 1964 in seguito ad un arresto cardiaco. A guidarci in questa ricostruzione della vita e della carriera politica di Palmiro Togliatti lo storico Gianluca Fiocco, con l'ausilio delle Teche Rai.