Assetto covid

Montecitorio

La Camera dei deputati ha adottato misure organizzative, procedurali e comportamentali per prevenire all’interno delle proprie sedi la diffusione del contagio da Sars-Cov-2. Tali misure hanno consentito di garantire la massima precauzione possibile nell’attività degli organi parlamentari, che nei lunghi mesi della pandemia hanno potuto, senza soluzione di continuità, lavorare al servizio del Paese come previsto dalla Costituzione e dal Regolamento della Camera. Oltre alle misure di carattere generale, tra le quali quelle relative alle modalità di accesso ai Palazzi, alla limitazione delle presenze all’interno delle sedi, al rispetto della distanza interpersonale, all’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree, la necessità di garantire il rispetto del distanziamento interpersonale ha mutato temporaneamente l’assetto di alcuni luoghi altamente simbolici della Camera. 

Per consentire infatti a tutti i deputati di prendere parte alle sedute dell’Assemblea: è stata allestita un’ “Aula diffusa”. 120 deputati hanno trovato posto in Transatlantico e 175 nelle tribune dell’Aula, e dalle relative postazioni i deputati hanno potuto svolgere le loro funzioni. Nella medesima logica di prevenzione è stata individuata in relazione all’andamento della pandemia, una durata massima delle singole partizioni delle sedute dell’Assemblea, per permettere nella fase di sospensione la sanificazione e un adeguato ricambio d’aria prima di passare alla fase successiva. 

Allo stesso modo per le sedute delle Commissioni e degli altri organi parlamentari, per ciascuna aula o sala di riunione è stata prevista una capienza massima definita sulla base dell’applicazione della distanza interpersonale di un metro, conseguentemente sono stati destinati all’attività delle Commissioni e degli altri organi più ampi spazi destinati di norma ad altre attività istituzionali: la Sala della Regina, la Sala della Lupa, l’aula dei Gruppi parlamentari e la stessa Aula di Montecitorio.