Il viaggio del Milite Ignoto

Marco Pizzo

In questo breve intervento, Marco Pizzo, Vicedirettore del Museo Centrale del Risorgimento, si concentra sul viaggio che portò a Roma la salma del soldato scelto come Milite Ignoto. Fu Maria Bergamas - una popolana di Trieste, che aveva perso anch’essa nel conflitto suo figlio Antonio, mai ritrovato - a scegliere una tra le undici bare identiche radunate nella Basilica di Aquileia. Da lì, il treno col caduto prescelto percorse il tragitto verso la Capitale venendo onorato da grandi folle ad ogni stazione, sinché a Roma almeno 300.000 persone presenziarono alla tumulazione, all’Altare della Patria, dove tuttora riposa. Pizzo illustra inoltre alcune delle tracce documentarie catalogate nell’archivio del Milite Ignoto, conservato appunto al suddetto Museo. 

L’intervista è stata realizzata a Roma, nell’ambito del convegno sulla figura del Milite Ignoto, tenutosi il 13 e 14 ottobre 2021 e organizzato dall’Ufficio Storico dello Stato maggiore della Difesa. L’iniziativa cadeva nel centenario della solenne cerimonia che, il 4 novembre 1921, portò al Vittoriano il corpo del soldato senza nome - uno, ma rappresentativo dei circa 200.000 italiani caduti nel Primo conflitto mondiale senza che si potesse riconoscerne l’identità.

La Grande Guerra infatti è stata caratterizzata, sui vari fronti, non tanto da un eroismo di singoli individui, quanto da un enorme sacrificio di massa. Di qui il sottotitolo del convegno: “Il Milite Ignoto. Sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della nazione”. Il consesso, tenutosi presso la Scuola Ufficiale dei Carabinieri, ha visto la partecipazione di importanti studiosi, sia militari che civili.

Rai Storia ha coperto il convegno realizzando brevi interviste ad alcuni dei relatori, raccolte in questo Speciale web.