Il volto oscuro della modernità

Basilio Di Martino

In questo breve intervento, il Generale Ispettore Capo Basilio Di Martino, in qualità di Capo del Corpo del Genio Aeronautico, si sofferma sull’impatto della tecnologia e della burocrazia sui campi di battaglia della Grande Guerra. Nel suo intervento, dal titolo "Il volto oscuro della modernità”, Di Martino mette in luce come la inaudita letalità di quel conflitto, risoltosi di fatto su tutti i fronti in una vera e propria carneficina, sia da attribuire all’effetto combinato delle nuove tecnologie e delle aumentate capacità organizzative dello Stato moderno (si pensi alla leva obbligatoria di massa). 

L’intervista è stata realizzata a Roma, nell’ambito del convegno sulla figura del Milite Ignoto, tenutosi il 13 e 14 ottobre 2021 e organizzato dall’Ufficio Storico dello Stato maggiore della Difesa. L’iniziativa cadeva nel centenario della solenne cerimonia che, il 4 novembre 1921, portò al Vittoriano il corpo del soldato senza nome - uno, ma rappresentativo dei circa 200.000 italiani caduti nel Primo conflitto mondiale senza che si potesse riconoscerne l’identità.

La Grande Guerra infatti è stata caratterizzata, sui vari fronti, non tanto da un eroismo di singoli individui, quanto da un enorme sacrificio di massa. Di qui il sottotitolo del convegno: “Il milite ignoto. Sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della nazione”. Il consesso, tenutosi presso la Scuola Ufficiale dei Carabinieri, ha visto la partecipazione di importanti studiosi, sia militari che civili.

Rai Storia ha coperto il convegno realizzando brevi interviste ad alcuni dei relatori, raccolte in questo Speciale web.