1978: Il rapimento Moro

Enrico Berlinguer

Riproponiamo qui uno stralcio dell'intervento tenuto alla Camera dei Deputati da Enrico Berlinguer durante la seduta del 16 marzo 1978, in seguito al rapimento del presidente Aldo Moro

L'attacco portato portato con calcolata determinazione contro una delle personalità più eminenti della vita politica italiana, contro uno statista profondamente legato alla causa della democrazia, segna un punto di estrema gravità nazionale e di pericolo per la Repubblica. Il momento è tale che tutte le energie devono essere unite e raccolte perchè l'attacco eversivo sia respinto con il vigore, con la fermezza necessaria, con saldezza di nervi, non perdendo la calma, ma anche adottando tutte le iniziative opportune per salvare le Istituzioni e per garantire la sicurezza e l'ordine democratico. 


Questo drammatico evento e il conseguente epilogo della vita di Aldo Moro, segnerà per Berlinguer la fine della strategia politica elaborata e sostenuta, tra il 1973 e il 1979 insieme al sostegno dello stesso Presidente democristiano, della collaborazione e dell’accordo fra le forze popolari di ispirazione comunista e socialista con quelle di ispirazione cattolico-democratica, per cercare di dare vita a uno schieramento politico capace di realizzare un programma di profondo risanamento e rinnovamento della società e dello Stato, basandosi su un consenso di massa tanto ampio da poter resistere ai contraccolpi delle forze più conservatrici.