I tre ordini della società medievale

Storia in breve

La società medievale è divisa in tre ordini: gi oratores, coloro che pregano, i bellatores, coloro che combattono e i laboratores, coloro che lavorano.

Questa immagine tripartita serve sicuramente a definire sia tre gruppi con le loro funzioni, ma altrettanto sicuramente serve a collegarle tra di loro. Fare in modo che dalla loro collaborazione possa nascere una società organica e in equilibrio.


L'idea della divisione ha dietro di sè un lungo passato che affonda le sue radici nella cultura indoeuropea. Rimane però molto legata ad un tempo e ad un luogo preciso: viene elaborata da due vescovi della Francia settentrionale, Adalberone di Laon e Gerardo di Cambrai agli inizi dell'undicesimo secolo. La rigida struttura con tre ordini manca però di un elemento fondamentale, non c'è un Re. Si tratta di un contesto in cui i poteri centrali e i poteri regi sono molto più deboli di prima e in cui si immagina che questi tre ordini possano collaborare tra di loro, dare vita ad un mondo ordinato senza che vi sia un potere superiore a controllarli. Questa è esattamente la situazione della Francia dell'undicesimo secolo e dire il vero di tutta l'Europa continentale.

I bellatores dell'undicesimo secolo risultano ben diversi da quelli precedenti. Prima sono combattenti legati a poteri centrali, mentre a partire dall'anno Mille soprattutto in Francia e poi lentamente in tutto il resto dell'Europa cominciano ad usurpare prerogative e poteri che prima erano esercitate dai poteri pubblici, dai Re. Si stanno trasformando in quelli che vengono denominati Signori, con i loro seguiti armati e con la capacità di premere sul mondo contadino. Quando qualche secolo dopo si assisterà alla forte ripresa dei poteri pubblici, il profilo di questi Bellatores cambierà nuovamente e si trasformeranno più in soldati mercenari pagati con i soldi delle tasse.

Gli oratores fanno parte di un mondo che è fortemente intrecciato con quello dei laici, più di quello che pensiamo. Molte chiese sono di proprietà di grandi Signori laici che nominano i preti che non sono scelti dal Papa o dai Vescovi. Spesso si tratta di sacerdoti non facilmente distinguibili dai loro fedeli: si sposano, hanno dei figli, a volte hanno delle concubine, non si vestono differentemente dagli altri. E una Chiesa diversa, nessuno ai tempi credeva fosse corrotta e si inizierà a pensare solo alla fine dell'undicesimo secolo.

Quando si parla di laboratores si pensa soprattutto ai contadini. L'universo del lavoro medievale è innanzitutto agricolo. La loro condizione è fortemente differenziata, molti vivono in una situazione di forte controllo da parte di poteri superiori. Non si possono sposare con chi vogliono, non possono trasferirsi dove vogliono,  non possono abbandonare la terra nè lasciarla ai loro figli.Tuttavia esiste anche una parte di mondo contadino alternativo, fatto di piccoli proprietari, di contadini relativamente liberi, in grado anche di stringere legami politici significativi tra di loro. Tra l'undicesimo e il dodicesimo secolo nascono in tutta Europa anche i comuni rurali che rappresentano un'azione politica dei contadini, capace di opporsi allo stretto controllo dei poteri superiori. 

 

Questa tripartizione in fondo non ha mai veramente descritto in maniera precisa la società medievale, si tratta si un'approssimazione, di un punto di vista. Tuttavia ha una lunghissima durata soprattutto grazie all'idea della società come di un corpo le cui membra devono collaborare tra di loro perchè tutto funzioni al meglio e in cui gli individui fanno parte di gruppi.


Una puntata della Storia in breve con la guida dello storico Federico Del Tredici e con il supporto delle Teche Rai.