Gaetano Quagliariello. Il periodo degasperiano 

Piero Craveri. Gli studi storici 

Nel video Gaetano Quagliariello, professore ordinario di Teoria e storia dei partiti politici e di Storia comparata dei sistemi politici europei dell’Università LUISS, intervistato in occasione del Convegno di studi Piero Craveri. Gli studi storici, l’impegno politico, la vita nelle istituzioni, che si è tenuto l’8 e 9 maggio 2025 a Napoli nella sede dell’Università Suor Orsola Benincasa, ricorda lo storico e uomo delle istituzioni Piero Craveri (Torino 1938 - Roma 2023) con particolare riferimento ai suoi studi sul periodo degasperiano. 

Craveri è lo storico contemporaneo non cattolico che ha scritto il miglior libro su Alcide De Gasperi ed è anche lo storico non comunista che ha scritto le cose più acute sul Partito comunista italiano e questo percorso lo ha portato anche a reinterpretare il suo “terzaforzismo”. 

Craveri considerava Togliatti un grande politico e un grande realista, l’alter ego di De Gasperi con il quale ha collaborato. Una collaborazione nella quale De Gasperi ha sempre prevalso, fino al 1953, anno nel quale i grandi cambiamenti epocali, come la fine della guerra di Corea, la prima piccola distensione con l’est e la morte di Stalin, contribuiscono alla fine del periodo degasperiano. Per Craveri il centrismo è una fase politica che finisce con De Gasperi. 

De Gasperi e Togliatti sono due politici che hanno una visione internazionale e che comprendono che dalla politica estera non si può prescindere per risolvere i problemi nazionali. 


Gaetano Quagliariello è uno storico e uomo politico italiano. Ordinario di Teoria e storia dei partiti politici e di Storia comparata dei sistemi politici europei presso la LUISS di Roma, si è formato nelle fila del Partito radicale, di cui è stato vicesegretario nazionale, aderendo nel 1994 a Forza Italia. Eletto senatore nel 2006 e riconfermato nel 2008, è stato vicepresidente vicario del PDL, membro del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica e membro della Giunta per il Regolamento. Rieletto senatore in Abruzzo con il Popolo della Libertà nella XVII legislatura, dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 è stato ministro senza portafoglio per le Riforme costituzionali del governo Letta. Nel 2015 è uscito dal Nuovo centrodestra, a cui aveva aderito nel 2013, e ha fondato un nuovo partito IDeA di cui è presidente. Alle elezioni politiche del 2018 ha aderito alla lista Noi con l'Italia in coalizione con il centrodestra, nelle fila della quale è stato rieletto al Senato.