Andrea Graziosi. La crisi della prima Repubblica
Piero Craveri. Gli studi storici
Craveri si accorge che la crisi della Repubblica italiana degli anni Novanta anticipa la crisi delle società mature occidentali, capisce che il mondo dello sviluppo è finito, perché fino alla fine degli anni Ottanta le riforme davano e non toglievano, mentre successivamente sono diventate qualcosa di impopolare, come per esempio la legge Dini sulle pensioni che è una legge contro i giovani.Piero Craveri era una persona libera, onesta e molto idiosincratica, con forti simpatie e antipatie. È stato uno dei maggiori storici italiani dagli anni Novanta in poi, che ha scritto le cose più importanti, a partire dalla biografia di De Gasperi, nella parte finale della sua vita, quando la sua capacità di indagine storica era diventata più matura e che, a differenza di tanti altri storici, riusciva a tenere insieme la politica, la cultura e il diritto.
Craveri si rende conto che la crescita del ruolo dello Stato, con la Costituzione e la crescita economica, aveva creato delle amministrazioni dotate di margini di manovra altissimi.In merito ai rapporti tra magistratura e politica lui riesce a vedere che la soluzione trovata in Assemblea Costituente non era soddisfacente, perché aveva reso la magistratura un corpo separato e autogestito e l’articolo 3 della Costituzione, che all’inizio nessuno persegue perché lo Stato non ha soldi dopo la guerra mondiale, dopo il miracolo economico diventa uno strumento di ideologizzazione della magistratura.
È stato sempre molto filoeuropeista, e ha fatto un’analisi molto lucida dell’euro, di cui lui era sicuramente a favore, ma riuscendo anche a vedere i problemi che avrebbe creato e che non sono stati affrontati.
Andrea Graziosi, professore di Storia contemporanea all’Università di Napoli Federico II, ha studiato e insegnato in università americane, russe ed europee. Tra le sue pubblicazioni, tradotte in varie lingue: Guerra e rivoluzione in Europa. 1905-1956 (2002), L’Urss di Lenin e Stalin. Storia dell’Unione Sovietica 1914-1945 (2007), L’Urss dal trionfo al degrado. Storia dell’Unione Sovietica 1945-1991 (2008) e Grandi illusioni. Ragionando sull’Italia (con Giuliano Amato, 2013) per il Mulino; Lettere da Kharkov (a cura di, Einaudi 1991); The Battle for Ukrainian. A Comparative Perspective (a cura di, con Michael S. Flier, Harvard University Press 2017); La grande guerra contadina in Urss (Officina libraria 2022); Genocide. The Power and Problems of a Concept (a cura di, con Frank E. Sysyn, McGill-Queen’s University Press 2022).