Wilson e la Società delle Nazioni

Il difficile primo dopoguerra

Giornalisti sul balcone d’ingresso della sede dell’Assemblea della Società delle Nazioni a New York

Woodrow Wilson alla conferenza di pace di Parigi nel 1919, in cui propone la costituzione della Società delle Nazioni

Trattato di Versailles sottoscritto il 28 giugno 1919 dalla Germania e dalle potenze vincitrici della Prima Guerra Mondiale. La prima parte conteneva lo statuto della Società delle Nazioni

Assemblea della Società delle Nazioni in una seduta del novembre 1920: i suoi organi principali sono appunto l’Assemblea costituita dai rappresentanti degli Stati membri, il Consiglio e il Segretariato

Foto di gruppo dei Commissari dell'Assemblea riuniti

Sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) a New York. La Società delle Nazioni non riesce a fronteggiare la crisi internazionale degli anni Trenta in Europa e si scioglie nel 1946 in seguito all’entrata in vigore dello statuto dell’Onu, considerato l’organismo internazionale erede

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Il sogno del presidente attraverso un racconto per immagini. L'idea di questo professore di scienze politiche, diventato presidente americano è di creare un sistema politico e giuridico in grado di prevenire e gestire i conflitti internazionali. La Società delle Nazioni, si concretizza e comincia la sua attività dal 1920. Curiosamente gli Stati Uniti, promotori dell'iniziativa, restano fuori dall'organizzazione. I membri originari sono quattro: Francia, Gran Bretagna, Italia e Giappone a cui si aggiunge la Germania che si ritira però nel 1933.

La Società delle Nazioni, si concretizza e comincia la sua attività dal 1920

L'Unione Sovietica ammessa nel 1934, viene espulsa nel 1939. Purtroppo l'intera organizzazione paga l'incapacità di fronteggiare la crisi internazionale degli anni Trenta e di fatto fallisce di fronte allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Ufficialmente si scioglie nel 1946, dopo l'entrata in vigore dllo statuto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu).