La conquista dell'Italia

Il giovane generale Bonaparte

Napoleone Bonaparte, imperatore dei francesi e Re d’Italia. La conquista della penisola rappresenta per il giovane generale ventisettenne l’inizio di un trionfale cammino. Nel marzo del 1796, dopo l’uccisione del sovrano Luigi XVI, la nuova Francia rivoluzionaria viene attaccata dalle monarchie europee. Le truppe transalpine si dirigono in Germania per lo scontro decisivo. Il governo però invia un’armata anche in Italia. Poche unità, circa trentamila, mal equipaggiate, ma a guidarle c’è il giovane generale Napoleone Bonaparte, pronto a cogliere una grande occasione. Tra il luglio 1796 e il febbraio 1797 l’esercito francese in Italia sconfigge gli austriaci e i piemontesi, conquistando Milano e la Lombardia. Napoleone non si ferma e valica le Alpi, minacciando anche Vienna. Il 17 ottobre 1797 con il trattato di Campoformio la Francia annette la Lombardia e cede Venezia e il Veneto agli austriaci.

Il governo rivoluzionario però invia un’armata anche in Italia. Poche unità, circa trentamila, mal equipaggiate, ma a guidarle c’è il giovane generale Napoleone Bonaparte, pronto a cogliere una grande occasione

Ha inizio un effetto a catena in tutti i regni e ducati italiani, che si ribellano agli austriaci, formando repubbliche anche in Liguria, in Emilia Romagna e a Roma, dove il Papa abbandona la Santa Sede. Le truppe francesi arrivano fino a  Napoli, dando vita alla Repubblica partenopea. Il generale ora punta le grandi rotte navali e si dirige in Egitto per sfidare l’Inghilterra. Accende grandi passioni nei patrioti italiani, ma lentamente anche profonde delusioni, dovute al tradimento della cessione di Venezia e alle razzie dei soldati francesi. Ripercorriamo il grande successo delle truppe napoleoniche in Italia, attraverso stampe dell’epoca.