Le supplici

Uno spettacolo di Moni Ovadia

Le Supplici di Eschilo facevano parte di una trilogia composta da Supplici, Figli di Egitto e Danao, seguita da un dramma satiresco Amirnone.  Fu rappresentata per la prima volta al teatro di Dioniso in Atene, probabilmente nel 463 a.C.


Danao ed Egitto, figli di Belo, re d’Egitto,entrano in conflitto. Il primo è padre di cinquanta figlie e il secondo di cinquanta maschi che vogliono prendere per spose le figlie di Danao. Sia Danao che le figlie rifiutano il matrimonio e fuggono su una nave che li porta ad Argo, patria della loro progenitrice Io. I Pelasgi che occupano l’Argolide accettano di dare asilo ai fuggitivi e respingono un tentativo degli Egizi, sopraggiunti a loro volta, di impadronirsi delle cugine.

Nelle tragedie successive che completavano la trilogia, e di cui ci sono arrivati pochissimi frammenti, Danao era costretto a cedere e le nozze si celebravano; ma la stessa notte ognuna delle figlie di Danao, su ordine del padre, sgozza il proprio marito. Una sola delle Danaidi, Ipermestra, risparmia il suo sposo, Linceo. Dall’unione tra Ipermestra e Linceo discende la dinastia dei re di Argo e da quel giorno i Pelasgi diventano i Danai.

La tragedia di Eschilo riscritta in greco moderno e siciliano è interpretata, tra gli altri,  da Moni Ovadia e Donatella Finocchiaro. Le figlie di Danao, re d'Egitto, fuggono con il padre per sottrarsi alle nozze coi cugini, gli Egizi, e raggiungono Argo, dove chiedendo protezione presso il re Pelasgo. Egli rimette la decisione all'assemblea popolare, che decreta all'unanimità di accoglierle.

Lo spettacolo è stato registrato al Teatro Greco di Siracusa nel 2015