Sabato, domenica e lunedì

Sabato, domenica e lunedì

Uno spettacolo di Peppe Servillo

Sabato, domenica e lunedì
La commedia di Eduardo De Filippo, scritta nel 1959, è ambientata non nella  Napoli affamata del primo dopoguerra, ma in quella borghese ormai alla vigilia del boom economico. In questa cornice viene rappresentata una tragicommedia domestica, articolata in tre giorni, che vede protagonista una grande famiglia in cui convivono tre generazioni.

Sabato, domenica e lunedi è uno di quegli spettacoli , come Il misantropo di Moliere, la cui messinscena ti cambia la vita, ti offre una percezione diversa di questo mestiere, della bellezza, della difficoltà di questo mestiere, dell' avventura in generale di questo mestiere. Era il primo, grande Edoardo che mettevo in scena: molta paura, molta emozione"
Toni Servillo.

 



Sembra un fine settimana come gli altri in casa Priore: il sabato passa con Rosa affaccendata nella preparazione del suo famoso ragù, ma nelle sue movenze s'indovina un certo nervosismo accentuato da quello del marito Peppino che la rimprovera per ogni minima cosa e che se la prende con chiunque gli capiti a tiro: con il figlio che si confida con il nonno invece che seguire i suoi consigli, con la figlia Giulianella che litiga con il fidanzato, con la zia Memè che tormenta il figlio con inutili cure mediche... Insomma il clima familiare si sta surriscaldando al punto che è inevitabile l'esplosione che avverrà il giorno dopo soprattutto nei confronti di un estraneo alla famiglia, il ragioniere Luigi Ianniello, il vicino di casa, che con la moglie è stato invitato per il pranzo domenicale. Il ragioniere, senza secondi fini ma proprio per il suo naturale carattere espansivo e amichevole, frequenta casa Priore con una certa invadenza ma mostrandosi sempre amico di Peppino e particolarmente affabile verso la padrona di casa. Ed è proprio il ragioniere la causa dell'improvvisa e imprevista scenata di Peppino che sconvolge e manda all'aria il pranzo della domenica. La moglie sconvolta dalla scenata di gelosia, che è rivolta soprattutto a lei e che è il risultato delle incomprensioni che si sono accumulate e che hanno minato il rapporto della coppia, viene colta da un leggero malore. Assistita dalle cure premurose dei familiari passa la giornata domenicale mentre Peppino sconsolato e amareggiato, pentito di quanto ha fatto e detto, addolorato per aver causato il malessere della moglie, si sente incompreso da tutti. Arriva finalmente il lunedì: la famiglia Priore con animo più tranquillo riflette su quanto è accaduto il giorno prima e capisce che in fondo il motivo che ha fatto nascere il litigio della coppia è l'amore che ancora li unisce. Marito e moglie alla fine si dicono quello che finora hanno tenuto nascosto nei loro animi e dal chiarimento rinasce il ricordo del loro amore che ancora li terrà uniti.

La regia teatrale è dello stesso Servillo, mentre quella televisiva è di Paolo Sorrentino. Tra gli interpreti si segnalano Anna Bonaiuto, Francesco Silvestri, Betty Pedrazzi e Monica Nappo