MilanOltre

Teatro Elfo Puccini e altri luoghi della città

 Chi erano questi Barbari che irrompevano da nord, le persone misteriose del mare descritte nella Bibbia, nelle cronache e negli antichi monumenti? Chi erano questi Barbari da est, i geni dell’età oscura, questi Persiani e Babilonesi, gli Arabo musulmani? Da quale storia sconosciuta, dimenticata, rielaborata, assimilata o cancellata li abbiamo mai ereditati?
Hervé Koubi

 



Sono le parole di Hervé Koubi, i cui progetti avrebbero caratterizzato tra altri la 34° edizione di MilanOltre e che fortunatamente, tra tutte le ospitalità internazionali previste nel festival, siamo riusciti a salvare. Un appuntamento, quello del 2020, a conclusione di un triennio che ha gettato lo sguardo verso Oriente e che proprio quest’anno avrebbe voluto concretizzarsi nel disegno di un ponte ideale tra il Bacino del Mediterraneo e la Via della Seta. La situazione che stiamo vivendo dallo scorso febbraio ci ha costretti a rimodulare un progetto che potremo realizzare nella sua totale interezza a cavallo di due stagioni: 2020 e 2021, .

Un’edizione che si espande dunque, nel tempo, ma anche nello spazio: le assenze fisiche di quest’anno, le distanze, le differenze di fuso orario saranno ampiamente colmate da testimonianze dirette con un programma di conferenze in dimensione digitale che condurranno il festival stesso sotto gli occhi di spettatori di ogni latitudine. Numerosissimi gli appuntamenti dal vivo tra spettacoli, masterclass, presentazioni editoriali, incontri e approfondimenti per offrire della danza contemporanea internazionale e nazionale un panorama di inedita qualità.
 

Un festival che da sempre, e a maggior ragione quest’anno, dedica grande spazio alla scena nazionale. Ai molti artisti italiani si accompagna lo straordinario ensemble “mediterraneo” della Compagnie Hervé Koubi, con sede a Cannes, ma con interpreti provenienti da Francia, Italia, Palestina, Bulgaria, Marocco, Algeria, Israele. Una linea che vuole anzitutto riportarci a teatro e condividere l’emozione dello spettacolo dal vivo…e la danza continua.

Rino Achille De Pace, direttore artistico