Panopticon / il teatro igienico

Un'installazione di Roberto Zappalà a Catania

Il progetto Panopticon / il teatro igienico è un’opera installativa di Roberto Zappalà, che prende forma dal vivo al Museo Civico Castello Ursino di Catania.

Un progetto che intreccia arte, architettura e danza, un cui Roberto Zappalà ha affidato le creazioni coreografiche a quattro danzatori della sua Compagnia: Filippo Domini, Adriano Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferrer e Joel Walsham.

Panoptes, gigante della mitologia greca, possedeva un centinaio di occhi ed era per questo ritenuto un guardiano perfetto. A lui si ispirò il carcere  ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham. In questo caso, sono gli spettatori stessi che controllano il performer, isolati sia da lui che l’uno dall’altro. Un corto circuito tra sorveglianti e sorvegliati, in una sorta di parodia delle architetture difensive.
 

Tra l’urgenza che hanno gli artisti di sostentarsi continuando a esercitare la disciplina alla quale hanno dedicato la loro vita, il bisogno dei teatri di sopravvivere al fermo forzato e il diritto del pubblico al nutrimento dell’anima, con Panopticon l’evento collettivo dello spettacolo live ritorna in scena al sicuro dalla minaccia rappresentata dal vicino e dall’artista che si esibisce.



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