Match: Silvana Pampanini contro Adriana Asti
Un incontro - scontro tra la diva e l'antidiva
La diva e l’antidiva. Sono Silvana Pampanini e Adriana Asti le protagoniste del “Match” di Alberto Arbasino trasmesso il 4 gennaio 1978 .
Le due attrici cinematografiche hanno solo otto anni di differenza, ma fanno parte di mondi completamente differenti. La Pampanini, una delle "maggiorate fisiche" del cinema italiano degli anni Cinquanta, lontana dai set cinematografici da qualche tempo, incarna un certo "star-system" di matrice hollywoodiana; la Asti, esponente del cinema intellettuale degli anni Sessanta - Settanta, è la musa di Bertolucci e di Visconti (a teatro).
Intervengono sul tema "divismo-antidivismo", le giornaliste Irene Bignardi e Laura Delli, i registi Pasquale Festa Campanile, Giorgio Ferrara -compagno di Adriana Asti- e Luigi Zampa, che ha diretto la Pampanini in Processo alla città (1951). Tra il pubblico, nel dibattito sul nudo, interviene, senza presentarsi, l'artista Giosetta Fioroni.
Le due attrici cinematografiche hanno solo otto anni di differenza, ma fanno parte di mondi completamente differenti. La Pampanini, una delle "maggiorate fisiche" del cinema italiano degli anni Cinquanta, lontana dai set cinematografici da qualche tempo, incarna un certo "star-system" di matrice hollywoodiana; la Asti, esponente del cinema intellettuale degli anni Sessanta - Settanta, è la musa di Bertolucci e di Visconti (a teatro).
Tutte premesse per un infuocato dibattito tra due "pantere" dello spettacolo. Silvana Pampanini si scandalizza delle scene di nudo che Adriana Asti ha sostenuto nel Caligola scritto da Gore Vidal e diretto da Tinto Brass, in corso di lavorazione (e del quale la Pampanini ha visto solo una foto di scena su un giornale), e ne "Il fantasma della libertà" di Bunuel, spostando il dibattito sul tema del "nudo artistico".
Intervengono sul tema "divismo-antidivismo", le giornaliste Irene Bignardi e Laura Delli, i registi Pasquale Festa Campanile, Giorgio Ferrara -compagno di Adriana Asti- e Luigi Zampa, che ha diretto la Pampanini in Processo alla città (1951). Tra il pubblico, nel dibattito sul nudo, interviene, senza presentarsi, l'artista Giosetta Fioroni.