Carbonio

Il testo di Pier Lorenzo Pisano, vincitore del 56° premio Riccione

Seconda stagione per Carbonio di Pier Lorenzo Pisano, 56° Premio Riccione per il Teatro: la strana storia dell’incontro di un uomo con un’entità aliena diventa lo spunto per una riflessione sulla condizione predatoria dell’umano, declinata tra gli entusiasmi della sonda Voyager e l’intima paura di confrontarsi con l’altro da noi.



Un uomo ha avuto un incontro con un’entità extra terrestre. L’alieno ha la particolarità di non essere composto minimamente da molecole di carbonio, la sostanza alla base della vita sulla Terra. L’inaspettato contatto dà all’autore il pretesto per riflettere sulla condizione “predatoria” dell’umano. Nel dialogo serrato tra Lei (Federica Fracassi) – la donna incaricata di verificare la veridicità dell’accaduto – e Lui (Mario Pirrello) – l’uomo che ha vissuto l’esperienza – l’affiorare di dolorosi eventi del passato di Lui porta i due personaggi a contrapporsi: se Lei è piena di dubbi, sospetti e paure, Lui coglie nell’incontro con l’entità aliena la possibilità di abbandonare una vita che porta con sé la memoria di un dolore insopportabile.

La vicenda dei due protagonisti fa deflagrare il nostro rapporto con l’infinito, declinato tra gli entusiasmi e le ingenuità dei programmi per la conquista dello spazio concepiti nei primi anni Settanta, quando a bordo delle sonde Voyager, lanciate ad esplorare il sistema solare, furono caricati anche i Golden Record, dischi registrati contenenti immagini e suoni della Terra, oltre a una selezione di brani musicali. 

Nel testo, vincitore del 56° Premio Riccione per il Teatro – e già tradotto in inglese, francese e tedesco –  alle scene di confronto fra Lei e Lui si alterna il commento ad alcune di quelle immagini incise sul Golden Record: è un contrappunto ironico per sottolineare timori e velleità che, oggi come allora, accompagnano l’individuo di fronte all’immane mistero della nostra collocazione nell’universo. 

dall’11 al 24 APRILE, TEATRO BELLINI NAPOLI