Scarrozzanti e spiritelli

Cinquant'anni di vita del Teatro Franco Parenti

La storia del mezzo secolo di vita di un’istituzione entrata nella storia culturale milanese: Rai Cultura propone, in prima visione, Il documentario “Scarrozzanti e spiritelli - 50 anni di vita del Teatro Franco Parenti", prodotto nel 2023 in occasione dell’anniversario della fondazione, il 16 gennaio 1973. 

Fra i fondatori, Andrée Ruth Shammah, la Signora del teatro, come molti la chiamano nel capoluogo meneghino, nonché grande imprenditrice e artista circondata da artisti, a cominciare dal figlio, ottimo nelle sue regie teatrali. Andrée porta con sé lo spettatore, delicatamente e sempre con toni leggeri, nel suo viaggio di ricordi legati, tutti, al teatro, sia come luogo reale sia come riferimento di eventi, incontri, opere che hanno fatto la differenza per coloro che quel teatro l'hanno vissuto da vicino.

Non sarà un'avventura intonava Lucio Battisti nel 1969 e, invece, per chi diede vita a quella che è, oggi più che mai, un'istituzione fu proprio una grande avventura, iniziata giusto quattro anni dopo il brano menzionato, che, come il Parenti, ha fatto storia. Gli interventi di persone e personaggi, diretti abilmente da Michele Mally, parecchi e spaziano da racconti molto personali intorno al teatro a ricordi professionali di attori e attrici, ma anche registi, che hanno calcato le scene milanesi proprio lì in via Pier Lombardo.

Fra i nomi più noti, spiccano quelli di Filippo Timi, Mario Martone, Ornella Vanoni, Roberto Andò, Silvio Orlando, Isabella Ferrari. Una delle prime intervistate è l'amica Giovanna Salza Passera. Il film è un omaggio a chi mise e permise le fondamenta di quello che un tempo si chiamava Salone Pierlombardo: oltre alla sua attuale direttrice, Franco Parenti e Giovanni Testori. Le parole del regista:

 

Ero un ragazzino, quando aprì il Salone Pierlombardo. Allora, per me, semplicemente era la scoperta di un attore straordinario, Franco Parenti, che parlava una lingua nuova, quella di Testori. Nel giro di pochi anni avrei iniziato a girare l'Europa, eppure quell’ Amleto e la trilogia testoriana di Parenti rimasero fondamentali per me.