Le folli ombre di Scaldati secondo Vetrano e Randisi

Una meritoria riproposta del drammaturgo palermitano

18 Mar 2019 > 18 Apr 2019
Enzo Vetrano e Stefano Randisi proseguono la loro meritoria riproposta del teatro poetico e lancinante di Franco Scaldati, il drammaturgo palermitano scomparso cinque anni fa. Dopo Totò e Vicè e Assassina, i due attori e registi riallestiscono per il Teatro Biondo Ombre folli, uno dei testi più struggenti e poetici di Scaldati, rappresentato dallo stesso autore per la prima volta a Santarcangelo nel 1997.

Le ombre di due uomini si raccontano: il primo ha la passione segreta di travestirsi, truccarsi e andare in strada a far sesso, arte in cui è “maestra”, come dice con orgoglio. Ma la sua è una scommessa con la vita, una roulette russa al contrario, perché se qualcuno lo riconosce, il suo piacere si raddoppia, e nel momento dell’amplesso finale, ineluttabilmente, lo uccide, e con religiosa, sacrale pietas, ne seppellisce il corpo. Il secondo, che dice di amarlo come un figlio, scopre questa sua doppia vita e lo sequestra per redimerlo e vivere con lui un’esistenza “serena” fatta di rinunce, vergogna e castrazione, in una dipendenza reciproca, fino alla vecchiaia.

Emarginazione, desiderio, follia, passione e morte: tutti i temi scaldatiani si ritrovano in quest’opera di struggente bellezza, calata in una dimensione metafisica che alterna il lirismo dei versi alla crudezza del racconto.