Attese, di Lucio Fontana

Concetto spaziale

È un nuovo concetto dello spazio. Si tratta di pensare alla tela non più come a una superficie su cui, per secoli, si sono dipinti quadri, ma, piuttosto, di pensare alla tela come ad un elemento nello spazio.
Lucio Fontana

Nel 1949 esce il Primo manifesto dello spazialismo. Lucio Fontana, teorico e massimo esponente del movimento artistico italiano, invoca un cambiamento nell’essenza e nella forma dell’arte, il superamento della pittura, della scultura, della poesia. Poco dopo realizza i primi fori nelle tele. È a un passo dai famosi tagli, che compaiono nel 1957 e trovano la propria compiutezza in una serie di opere intitolate Concetto spaziale. Attese.

Sono opere caratterizzate da un unico taglio o da una serie di tagli verticali, netti, decisi, con cui l’artista incide la tela monocroma. È un gesto perentorio. A Fontana interessa il segno gestuale sulla superficie e il suo valore grafico.

Conta l’idea, basta un taglio
Lucio Fontana

Concetto spaziale. Attese della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma non è il classico taglio bianco e algido: sono segni irregolari per inclinazione e ampiezza, su una base verde. Ce lo spiega Laura Iamurri dell'Università degli studi Roma Tre.

Questo servizio è stato realizzato da RAI Cultura nel 2012