Evan Gorga

A Palazzo Altemps la raccolta archeologica del celebre tenore

Alcune sale del Museo Nazionale romano di Palazzo Altemps ospitano una mostra dedicata ad un collezionista novecentesco molto conosciuto dagli archelogi, un personaggio eclettico che ha amato raccogliere una congerie di materiali recuperati durante gli scavi per la sistemazione di Roma Capitale: Gennaro Evangelista Gorga (Brocco, 6 febbraio 1865 – Roma, 5 dicembre 1957). Dalla provincia di Frosinone Evan Gorga si trasferisce nella Capitale, dove va a vivere, per caso, proprio vicino Palazzo Altemps. Divenuto celebre come tenore per essere stato il primo interprete di Rodolfo nella Bohème al Teatro Drammatico di Verona nel gennaio del 1899, Gorga abbandona il palcoscenico per dedicarsi al collezionismo antiquario, travolto dalla passione archeologica che si alimenta in questo contesto di scavi romani avviati alla fine del secolo.

Gorga raccolse una miriade di oggetti moderni e antichi che avrebbero dovuto formare, secondo le sue intenzioni,  il museo di tutti i tempi, o come scrisse ancora lui stesso: il Museo Enciclopedico, che comprende tutto lo scibile, dall’Arcaico ai giorni nostri.

Composta a cavallo tra Ottocento e Novecento, la raccolta di Evan Gorga si distingue per numero e varietà degli oggetti rappresentati: si è calcolato che il celebre tenore abbia riunito almeno centocinquantamila pezzi, circa quarantamila dei quali di interesse archeologico. Questi ultimi, raccolti sul mercato antiquario romano e su quello dell’Italia centro-meridionale, confluirono definitivamente nel Museo Nazionale Romano nel 1950, dopo l’approvazione della legge che stabilì l’acquisizione dell’intera collezione da parte dello Stato italiano.
Dal 2013 questa “enciclopedica” raccolta archeologica è rappresentata a Palazzo Altemps da un’ampia selezione di reperti, circa milleottocento oggetti, appartenenti a molteplici categorie, dagli intonaci dipinti ai vetri, dalle terracotte architettoniche agli oggetti in ceramica e in bronzo, dalle tarsie marmoree ai giocattoli, dai vasi in pietra dura alle antichità egizie, dalle lucerne agli ossi e avori.

Alla ricerca di documenti originali si è affiancata l’investigazione della singolare figura di Gorga, testimoniando così un tipo di collezionismo molto diverso da quello delle grandi famiglie rinascimentali del Cinque-Seicento, raccontato dalle prestigiose collezioni di Palazzo Altemps. 
Ad Evan Gorga si deve anche il lascito allo Stato della più vasta raccolta di strumenti musicali d'Italia.

 

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