Alphonse Mucha

Ttra Pubblicità e Utopia

Le sue fanciulle in fiore, una contaminazione fatale di sacro e profano, appaiono a Parigi proprio allo scadere dell’Ottocento e seducono immediatamente un vasto pubblico. È lo stile di Alphonse Mucha, il brand scelto per storiche campagne pubblicitarie: il cioccolato Nestlé, lo champagne Moët & Chandon e poi sigarette, birra, biscotti, profumi, una bicicletta.

Sono stato felice di essere coinvolto in un'arte per il popolo e non per salotti privati. E' stata poco costosa, accessibile al pubblico e ha trovato casa in famiglie povere, così come nei circoli più ricchi
Alphonse Mucha

La mostra allestita al Complesso del Vittoriano nel 2016 ha portato, per la prima volta a Roma, un’ampia selezione di opere dell’artista nato nel 1860 in Cecoslovacchia. Oltre duecento lavori, provenienti dalla Mucha Trust Collection di Praga, tra dipinti, manifesti, gioielli, arredi, che tracciavano il ritratto di una personalità versatile e sfaccettata.
Un artista dal volto esuberante, lieve, attraversato anche dalle inquietudini proprie di un’epoca alle soglie dei conflitti mondiali. È il volto mistico, impegnato, ancora poco conosciuto, del patriota che crede nel progetto di una Cecoslovacchia indipendente, nell'universalità dell'arte, nel potere di redenzione della Bellezza.

Lo scopo del mio lavoro non è mai stato quello di distruggere, ma sempre di creare, di costruire ponti. Perché dobbiamo vivere nella speranza che l'umanità sia unita e che, meglio ci comprenderemo reciprocamente, più facile questo diventerà
Alphonse Mucha

In mostra vi era una rara documentazione fotografica e poster realizzati per gli spettacoli di Sarah Bernhardt, folgorata dal tratto eccentrico del pittore esordiente.

Questo servizio è stato realizzato da RAI Cultura nel 2016, in occasione della mostra Alphonse Mucha, Roma, Complesso del Vittoriano