La Galleria degli Uffizi

Gli Uffizi di Firenze, uno dei più importanti e antichi musei al mondo, dal 2014, con la dicitura Gallerie degli Uffizi, ha riunito i i tre complessi museali di Palazzo Pitti, Giardino dei Boboli e Uffizi appunto, in un unico nucleo di raccolte d’arte. La storica collezione di capolavori, ora include anche oggetti di prezioso artigianato provenienti delle famiglie Medici, Asburgo-Lorena e Savoia, dinastie che nei secoli hanno fatto grande questo museo pubblico.

La storica Galleria degli Uffizi risale al '500 e rappresenta il modello più avanzato di sistemazione museale del passato ad opera di Cosimo I de' Medici (1519-1574). Le collezioni della nobile famiglia, in parte disperse dopo la morte di Lorenzo il Magnifico (1492) e Alessandro (1537), vennero riorganizzate da Cosimo I con l'intento di promuovere il "genio nazionale" (toscano), rappresentato in una raccolta che dalle origini etrusche arrivava a Michelangelo. Il collezionismo usciva così dalla sfera privata del principe, per assumere significati politici. Infatti, Cosimo I spostò la sua collezione di arazzi, porcellane e oreficeria, dall'abitazione familiare al nuovo centro del potere, gli "Uffizi", sede delle magistrature del Ducato di Firenze.

L'edificio progettato da Giorgio Vasari e ultimato da Bernardo Buontalenti (1559-1580), presenta l'originale caso architettonico del Corridoio Vasariano, una passeggiata aerea sull'Arno che consentiva ai Granduchi di muoversi in sicurezza dalla residenza privata di Palazzo Pitti alla sede del governo in Palazzo Vecchio.

Dal 1581, per volontà di Francesco I (1574-1587), figlio di Cosimo, nei piani alti degli Uffizi, oltre agli oggetti d'arte, entra la collezione personale del principe costituita da dipinti quattrocenteschi e statuaria antica e moderna. È questo il primo nucleo degli Uffizi che rende il museo uno dei più antichi d'Europa, allora visitabile su richiesta. Qui, confluiscono parte delle raccolte d’arte dei Medici fino al 1743, quando termina la dinastia.

In epoca illuminista l'istituzione del museo non corrisponde più agli antichi valori del principe; nasce il gusto borghese, il nuovo mercato, il carattere educativo e pedagogico dell'arte.

Come succedeva nelle maggiori capitali europee, anche il Granduca Pietro Leopoldo, della casata d'Asburgo-Lorena (1743-1859), nel 1769, apriva al pubblico il museo degli Uffizi. Dopo i brevi interregni dei Borbone (Parma) e di Elisa Baciocchi nel periodo napoleonico, con l’adesione della Toscana al Regno d’Italia e Firenze capitale (1865-71), la famiglia Savoia trasferì a Firenze un patrimonio che in seguito rimase alla città.
La galleria degli Uffizi presenta una parata di capolavori della pittura occidentale, disposti in ordine cronologico dal '200 al '700, a cui si aggiunge la collezione di sculture greche e romane. Alcuni nomi:

Cimabue, Giotto, Duccio, Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Lippi, Botticelli, Mantegna, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Correggio, Parmigianino, Tiziano, Veronese, Tintoretto, Caravaggio, i Carracci, Domenichino, Guercino, Preti, Canaletto, Tiepolo, Guardi. E le scuole: quelle del Nord Europa: Brueghel il Vecchio, Rubens Rembrandt e Van Dyck; francesi: Le Brun, Vouet, Boucher e Chardin; spagnole: El Greco, Ribera, Velázquez e Goya.

Come visibile nel filmato, dagli anni Settanta del '900 al 2016, il Corridoio Vasariano ha ospitato la corposa collezione di autoritratti, avviata nel '600 dal Cardinale Leopoldo de' Medici e da allora implementata con capolavori moderni.


Gallerie degli Uffizi - Piazzale degli Uffizi, 6, 50122 Firenze
SITO UFFICIALE
Rai Web Cultura ringrazia per la collaborazione
Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo (MiBACT), Gallerie degli Uffizi