Land Art

Terra e natura protagoniste nell'arte

La corrente artistica della Land Art nasce negli Stati Uniti a partire dal 1967- 68 assumendo in seguito una dimensione internazionale e si caratterizza per l’abbandono dei mezzi artistici tradizionali in favore di un intervento diretto e su grande scala dell’artista nel paesaggio naturale, sfruttandone i suoi stessi elementi senza alterarlo in modo permanente ma solo con momentanei cambiamenti. In antitesi al figurativismo della Pop art e alle rigorose geometrie della Minimal art, richiamandosi  a temi ecologici, la Land art si contrappone al tecnicismo e all’urbanesimo della società contemporanea.

Il nome deriva dal titolo del film di Gerry Schum ( Land Art 1969) che documenta i lavori di Walter De Maria, Robert Smithson, Michael Heizer, Dennis Oppenheim, Richard Long, Barry Flanagan e Marinus Boezem. Interventi che escono dallo spazio tradizionale della galleria o del museo e si inseriscono su territori vastissimi e incontaminati come deserti, laghi gelati, praterie  dimostrando che gli stessi fenomeni naturali possono costituire delle opere d’arte.

Le tracce e i segni lasciati dall'artista nel paesaggio sono macroscopici e sottolineano la consapevolezza dell’essere uomini nell’immensità di un contesto naturale.  Nella maggior parte dei casi vengono impiegati materiali trovati sul posto per creare nuove forme oppure si introducono nuovi materiali nell'ambiente originario.
Nel 1970 Robert Smithson riesce a portare a termine il suo intervento più impegnativo di Land Art e quello forse più noto. Si tratta di Spiral Jetty, una grande banchina a forma di spirale che si sviluppa per quattrocentocinquanta metri sulla superficie del Great Salt Lake nello Utah ed è stata costruita accumulando più di 60.000 tonnellate di terreno circostante. Una forma aperta che suggerisce l'idea dell'infinito in una località praticamente inaccessibile, visibile solo a volo d'uccello.

Tra il 1969 e il 1970, Michael Heizer, pone nel deserto del Nevada Double Negative: due lunghi solchi profondi 15 metri, scavati con le ruspe come a formare due canyon artificiali in asse tra loro e attraversati nel mezzo dal declivio naturale del terreno.
Nel 1977 Walter De Maria realizza The Lightning Field in una piana arida del New Mexico, disponendo in sequenze regolari 400 aste d'acciaio nel suolo perchè fungano da parafulmine.

Gli esempi e gli artisti che nel mondo hanno realizzato opere di Land art sono molti ma la quasi inaccessibilità dei luoghi e il progressivo degrado degli interventi nel tempo, hanno reso questi lavori effimeri e invisibili alla maggioranza del pubblico. Quello che rimane sono soprattutto tracce documentali, progetti, disegni, foto e filmati.