Leonardo e i suoi libri
La biblioteca perduta del Genio Universale
04 Ott 2019 > 12 Gen 2020
Roma è stata l’ultima tappa italiana della vita di Leonardo e anche della sua Biblioteca ospitata nel suo studio presso il Belvedere, in Vaticano, tra il 1513 e il 1517.
Tra gli eventi organizzati per le celebrazioni dei cinquecento anni della morte del genio universale, l’Accademia Nazionale dei Lincei ha dedicato un approfondimento proprio a uno degli aspetti meno conosciuti del laboratorio leonardesco: lo stretto rapporto tra la sua attività intellettuale e artistica e il mondo della cultura scritta, riflesso nei libri da lui posseduti e studiati.
La mostra (che riprende l’analogo evento organizzato a Firenze a cura del Museo Galileo) ricostruisce attraverso il prestigioso patrimonio della Biblioteca Corsiniana il catalogo dei testi posseduti da Leonardo, tutti perduti, ad eccezione del Trattato di architettura e macchine di Francesco di Giorgio Martino, ma noti grazie alle molte indicazioni presenti negli scritti vinciani: nomi di autori, titoli di opere, liste di libri, citazioni.
fino al 12 gennaio 2020
Tra gli eventi organizzati per le celebrazioni dei cinquecento anni della morte del genio universale, l’Accademia Nazionale dei Lincei ha dedicato un approfondimento proprio a uno degli aspetti meno conosciuti del laboratorio leonardesco: lo stretto rapporto tra la sua attività intellettuale e artistica e il mondo della cultura scritta, riflesso nei libri da lui posseduti e studiati.
La mostra (che riprende l’analogo evento organizzato a Firenze a cura del Museo Galileo) ricostruisce attraverso il prestigioso patrimonio della Biblioteca Corsiniana il catalogo dei testi posseduti da Leonardo, tutti perduti, ad eccezione del Trattato di architettura e macchine di Francesco di Giorgio Martino, ma noti grazie alle molte indicazioni presenti negli scritti vinciani: nomi di autori, titoli di opere, liste di libri, citazioni.
Tra le letture che accompagnano la giovinezza e gli anni della formazione del giovane Leonardo, la Divina Commedia di Dante e i grandi libri della natura, come l’Historia naturalis di Plinio il Vecchio (in mostra nell’edizione del 1476 con il volgarizzamento di Cristoforo Landino) e le Metamorfosi di Ovidio. Un testo di riferimento per l'elaborazione del sistema di pensiero di Leonardo. Come osserva Carlo Vecce, curatore della mostra:Appassionato lettore, Leonardo giunge a possedere negli anni romani quasi duecento libri, in gran parte a stampa, e all’inizio quasi tutti in volgare, ma in seguito anche in latino; testi tecnici e scientifici, ma anche letterari, storie antiche e moderne, novelle e facezie, favole, poesie, poemi cavallereschi e religiosi, a cominciare dalla Bibbia.
Leonardo e i suoi libri, Roma, Accademia dei LinceiOvidio raccontava le favole della mitologia antica ma nello stesso tempo presentava in maniera poetica quello che era considerato il grande principio della natura, la metamorfosi e il giovane Leonardo è affascinato dall’idea del movimento e della metamorfosi.
fino al 12 gennaio 2020