Riapre a Genova Palazzo Rosso

Riapre a Genova Palazzo Rosso

Una collezione museale esemplare

07 Giu 2022 > 07 Giu 2022
Riapre a Genova Palazzo Rosso
Dopo importanti interventi di restauro e adeguamento, il 7 giugno 2022 riapre al pubblico Palazzo Rosso e la sua collezione, inserita nel vasto percorso museale dei "Musei di Strada Nuova" (comprendenti anche Palazzo Bianco e Palazzo Tursi).
La residenza seicentesca dei Brignole-Sale, riguarda anche le “Mezzarie” di Palazzo Rosso (Palazzo Rosso), uno spazio privato che a partire dal 1705, Anton Giulio II Brignole Sale fece decorare come appartamento privato. 

Questo luogo di lusso e raffinatezza tutta settecentesca, offre al pubblico la suggestione di quel "saper vivere" delle potenti casate genovesi del tempo

I lavori di restauro iniziati nel 2019, rientrano in un ambizioso progetto iniziato oltre vent'anni fa, promosso dal Comune di Genova e la Fondazione Compagnia di San Paolo, per riqualificare e valorizzare uno dei più importanti distretti museali del capoluogo ligure, l’antica e spettacolare Strada Nuova, attuale via Garibaldi, che conserva il prezioso patrimonio cittadino dei Rolli (I Rolli di Genova). 



Palazzo Rosso è stato oggetto di un ammodernamento tecnologico degli impianti (idraulici, meccanici, elettrici e speciali), in accordo con la Soprintendenza, vigile affinché l’apparato decorativo parietale e i pavimenti di marmo rimanessero inalterati. Il progetto dunque, è stato attuato nel rispetto assoluto delle caratteristiche storiche del complesso e degli interventi eseguiti negli anni Cinquanta del Novecento ad opera dell’architetto Franco Albini. 


Sala della Grotta, Palazzo Rosso, Genova

La "Sala della Grotta" con l'“alcova” di Anton Giulio II, straordinario ambiente privato, è stata oggetto una particolare operazione conservativa di restauro, assieme agli affreschi della "Sala della Primavera", autentico capolavoro della grande decorazione genovese barocca.
Le grandi opere della collezione di Palazzo Rosso, fino ad oggi ospitati in Palazzo Bianco, tornano alla loro collocazione originaria: preziose tavole e tele, rarissimi olio su rame, portano le firme di Palma il Vecchio, Ludovico Carracci, Guercino, Guido Reni, Orazio Gentileschi, Mattia Preti, fin'anche Antoon van Dyck.


Antoon van Dyck, Ritratto di Paolina Adorno Brignole Sale, olio su tela, 286x151cm., Palazzo Rosso, Genova

L'appartamento privato che Anton Giulio II fece decorare a partire dal 1705, è situato nel mezzanino fra il primo e il secondo piano nobile di Palazzo Rosso. La singolare dimora, doveva eguagliare quanto custodito proprio sotto le sue sale: il sontuoso ciclo “delle Stagioni” affrescato da Domenico Piola e Gregorio De Ferrari su commissione del padre di Anton Giulio, Gio Francesco I.
Lo spazio era piuttosto insolito: la sequenza di ambienti molto più ridotti nelle proporzioni rispetto ai sontuosi saloni dei due piani nobili, comprendeva poche stanze. Una prima, forse destinata ad accogliere dipinti, la sala da pranzo detta “della Grotta” per la sua decorazione, una camera da letto con un’alcova fiancheggiata dal bagno e da un ampio vano guardaroba. In direzione opposta rispetto alla prima sala, un salotto decorato con specchi.

L’appartamento rappresenta un unicum fra gli interni dei Palazzi dei Rolli e offre uno straordinario esempio degli spazi del quotidiano vissuto degli aristocratici del tempo

I Brignole-Sale, erano una antica, nobile e ricca famiglia di prestigio sia in campo politico, sia culturale ed intellettuale, che da sempre, rivestiva anche importanti incarichi diplomatici per la Repubblica di Genova.
Anton Giulio II realizzò il suo appartamento privato al rientro da Parigi, pertanto, si rivolse ad artigiani francesi per almeno una parte della decorazione di gusto orientaleggiante della prima sala.
Gli affreschi e i dipinti su legno della "Sala della Grotta", dedicati alle Storie di Elena, sono opera di Domenico Parodi, attivo anche nella decorazione della camera da letto. 


L'alcova, Palazzo Rosso, Genova

Nella straordinaria alcova, De Ferrari portava a termine una grandiosa decorazione che finge in stucco un grande drappo fiorito; il rivestimento di specchi sulle pareti e un parquet in eccezionale stato di conservazione, rappresentano un unicum. 
Alcune gruppi scultorei della "Sala della Grotta", di Bernardo Schiaffino e Francesco Biggi, sono attualmente in prestito alla mostra “Superbarocco” delle Scuderie del Quirinale (Roma: galleria del Superbarocco genovese). 
La morte improvvisa di Anton Giulio II, nel 1710, interrompe i lavori, ripresi attorno al 1745 dal figlio Gio. Francesco II. Gio, che coinvolse il pittore Giacomo Boni nella realizzazione del salotto rivestito di specchi e arredato con piccole consoles di stile Reggenza.

INFO
Palazzo Rosso rivela il suo splendore


FOTO DI COPERTINA
Gregorio De Ferrari, dettaglio affresco Sala della Primavera Palazzo Rosso, Genova