Zigaina in dialogo e Un secolo di disegno italiano

Zigaina in dialogo e Un secolo di disegno italiano

Riapre la Galleria Spazzapan

01 Ott 2025 > 28 Feb 2026
Zigaina in dialogo e Un secolo di disegno italiano
La “Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan” di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) riapre al pubblico con due mostre che danno il via a una nuova stagione dello storico spazio espositivo: “Zigaina in dialogo” e “Un secolo di disegno italiano”. 
La Galleria friulana, dunque, riavvia la su attività dopo una serie di importanti lavori strutturali di ampliamento e miglioramento funzionale che hanno sia interessato la sede storica, ospitata nell’ala nord di “Palazzo Torriani”, sia hanno reso possibile l’ampliamento con la nascita dello “SpazioLab”, un grande open space, ricavato dall’ex Biblioteca comunale, dedicato all’arte contemporanea. La ristrutturazione della Galleria gestita da ERPAC (Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia) è stata possibile anche grazie a una convenzione con il Comune di Gradisca d’Isonzo e la Fondazione Carigo.
La mostra “Zigaina in dialogo” è stata curata da Lorenzo Michelli e Vanja Strukelj (in collaborazione con CSAC – Università di Parma), mentre “Un secolo di disegno italiano”, da Andrea Bruciati. 

Zigaina in dialogo” celebra l’artista friulano capace di intrecciare esperienza personale e storia collettiva, raccontando i profondi cambiamenti sociali e culturali del secondo dopoguerra
Mario Anzil
Assessore alla Cultura e allo Sport FVG

Non poteva esserci “testimone” più adatto di Giuseppe Zigaina per inaugurare la Galleria Spazzapan, uno spazio espositivo per il quale lo stesso artista aveva contribuito alla fondazione. A un decennio dalla sua scomparsa e in continuità con le manifestazioni di “Zigaina100” (Zigaina 100), la mostra vuole essere un’ulteriore occasione per sondare la complessa figura di artista e intellettuale. Un Zigaina che si racconta, soprattutto, attraverso la pittura, i disegni, le incisioni, ma anche con gli scritti autobiografici e le interviste rilasciate in occasione delle sue mostre.


Allestimento rassegna “Zigaina. Opera grafica 1947-1972”, 1973, Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan, Gradisca d’Isonzo (Gorizia) © Archivio Spazzapan

“Zigaina in dialogo” mette a confronto due momenti particolari del suo itinerario artistico, due “occasioni” di rilettura del suo percorso figurativo: la mostra monografica del 1973 a Gradisca d’Isonzo, in “dialogo” con Giuseppe Marchiori, e la donazione al Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma (CSAC), avvenuta nel 1994, come esito di un confronto con Arturo Carlo Quintavalle.
La mostra ha suddiviso l’opera di Zigaina in due sezioni, Dialogo 1 e Dialogo 2. La prima, rimanda alla mostra storica “Zigaina opera grafica 1947-1972”, curata da Giuseppe Marchiori e inaugurata il 26 luglio del 1973 a Palazzo Torriani, che segnò una tappa fondamentale nel dibattito critico dell’artista. Rievocare oggi quella mostra significa mettere a fuoco un momento particolarmente vitale della cultura isontina, in cui si pongono le basi per la fondazione della Galleria, che sarebbe stata inaugurata nel 1977: un “laboratorio”, che vide proprio Giuseppe Marchiori e Giuseppe Zigaina, figure centrali, in stretto rapporto con Bruno Patuna.


Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Marchiori, 1973 © Archivio Spazzapan

L’itinerario di “Dialogo 1” conduce il visitatore negli spazi della mostra del 1973, attraverso le immagini fotografiche conservate nell’archivio della Galleria e in quello Zigaina, che consentono di ricostruire l’allestimento ed individuare le opere esposte. Inoltre, la sezione fa rivivere il momento dell’inaugurazione di quel 1973, un evento che vide protagonisti, accanto al pittore e al critico, personaggi come Pier Paolo Pasolini, Alida Valli, Pasquale Festa Campanile, Marcello Mascherini, solo per fare qualche esempio. In esposizione anche un nucleo emblematico di disegni, in gran parte proposti proprio nel 1973. 
La Sezione “Dialogo 2” propone il Fondo Zigaina conservato al CSAC di Parma, più di un centinaio di opere tra dipinti, disegni e incisioni (L’incisione di Giuseppe Zigaina). Un’occasione per presentare al pubblico un insieme di testimonianze di grandissimo interesse, in molti casi inedite, che permettono di ripercorrere l’itinerario dell’artista: dal fondamentale olio del 1948, “Uomini che uccidono cavalli” (La pittura di Giuseppe Zigaina), fino alle visionarie prove degli anni Ottanta, di cui la grandissima tela “Improvvisamente nel cielo” (1986) diventa un esempio di straordinaria suggestione. 
Ciò che tuttavia il percorso espositivo vuole mettere in luce è il metodo secondo cui viene operata la selezione delle opere, che appunto rivela l’esito di un dialogo tra Zigaina e Carlo Arturo Quintavalle e il suo progetto di archivio-museo universitario. Nella scelta emerge la volontà di ricostruire un processo di elaborazione, una metodologia di lavoro: a partire dai primi schizzi e dai disegni, è evidente la continua trasformazione e contaminazione di nuclei figurali che si sviluppa, a volte, nell’arco di decenni e che lega scenografie e tele, bozzetti e incisioni.

Il disegno contemporaneo si muove tra fragilità e possibilità, tra l’essere testimonianza e laboratorio, tra il tempo e l’istante. È un luogo in cui l’opera si sviluppa come esperienza aperta e mai conclusa, un frammento di memoria e di invenzione, capace di far dialogare passato e presente
Andrea Bruciati

La mostra “Un secolo di disegno italiano” che inaugura il nuovo “Spazio LAB”, mette in evidenza e in parallelo con l’opera di Zigaina il disegno, un linguaggio primario dell’arte raccontato come gesto autonomo che attraversa la storia e rivela processi creativi, memorie e innovazioni, fino all’era digitale.
La mostra esplora la straordinaria ricchezza del disegno italiano del Novecento e contemporaneo in una esposizione che raccoglie oltre cinquanta opere, provenienti in gran parte da collezioni private. La raccolta, consente di offrire un’ampia e articolata panoramica su questa fondamentale espressività artistica, capace di attraversare decenni di storia dell’arte italiana senza mai perdere la propria autonomia e funzione conoscitiva.
Questo approccio consente di rileggere la storia del Novecento non solo attraverso la produzione visibile e canonica, ma anche esplorando nuclei di opere meno conosciute, frammenti di collezioni private e interventi che mostrano la vitalità di un mezzo capace di trasmettere pensieri, ricerche e processi intellettuali.

Il disegno diventa così non solo una pratica tecnica, ma un laboratorio concettuale, uno spazio in cui l’artista sperimenta forme, segni e gesti in dialogo con il tempo, la memoria e la realtà circostante

La mostra presenta opere di maestri come Vincenzo Agnetti, Enrico Baj, Vanessa Beecroft, Alighiero Boetti, Carlo Carrà, Maurizio Cattelan, Lucio Fontana, Giorgio Morandi, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Stefano Arienti, Franco Angeli, Leonor Fini, Francesco Clemente, Giulio Paolini e molti altri. Attraverso questi nomi, il percorso espositivo mette in luce la varietà dei linguaggi, dalle prime ricerche futuriste e metafisiche agli sviluppi concettuali e performativi più recenti, offrendo al pubblico uno spaccato della sperimentazione grafica italiana su un arco temporale che abbraccia l’intero secolo e oltre.
La mostra si propone, inoltre, come occasione di disvelamento e condivisione: opere fino a oggi conservate in ambito privato vengono finalmente rese accessibili al pubblico, trasformando la dimensione individuale del collezionismo in un atto generoso di trasmissione estetica. Si tratta di lavori che conservano intatta la loro potenza evocativa, capaci di trasportare lo spettatore nella poetica, nelle idee e nei gesti dell’artista.
Con “Un secolo di disegno italiano”, lo Spazio LAB diventa così un osservatorio privilegiato sulla pratica disegnativa italiana, un luogo in cui la leggerezza e la densità del segno permettono di cogliere l’evoluzione di oltre cento anni di ricerca artistica, dalle origini del Novecento fino alle sperimentazioni più contemporanee, celebrando il disegno come forma autonoma, strumento conoscitivo e gesto creativo universale.

PER INFO
Galleria Regionale d'Arte Luigi Spazzapan

FOTO DI COPERTINA
Giuseppe Zigaina, Senza titolo (insetto e fiore), 1980, pennarello e pastelli su cartoncino, CSAC e Università di Parma © CSAC