Il cinema di Akira Kurosawa

"I sette samurai", 1954

l filmato, che vuole essee un omaggio ai 110 anni dalla nascita di Akira Kurosawa (23 marzo 1910),  è tratto da un programma del 1983 del Dipartimento scuola educazione, nel quale i critici cinematografici Gianfranco Bettetini, Francesco Casetti e Aldo Grasso commentano alcuni dei film più significativi della storia del cinema.

Il film analizzato è I sette samurai, del leggendario film-maker giapponese, realizzato nel 1954 e ambientato nel Giappone del XVI secolo, al tempo delle grandi guerre civili. In un villaggio, sottoposto a continue razzie da parte di un gruppo di banditi, i contadini decidono di difendersi ed assoldano a tale scopo sette samurai. Una comunità di poveri si allea con gli ultimi avanzi di una casta in decadenza, dando vita ad una serie di battaglie, che assumono una dimensione simbolica di scontro tra bene e male.

Aldo Grasso rileva che la critica ha messo spesso in discussione la “nipponicità” del cinema di Kurosawa, e molti suoi film effettivamente giustificano tale considerazione, come L’idiota, tratto da Dostoevskij o Trono di sangue, ispirato a Macbeth, ma il regista ha sempre rifiutato tali critiche, rivendicando la stretta relazione esistente tra il suo cinema e le proprie esperienze di vita.