Il cinema italiano, oggi

Alberto Castellano

Il cinema contemporaneo, quello che si è imposto a partire dagli anni '80 del secolo scorso, ha registrato e riprodotto, con stili, generi e strategie narrative anche molto diverse, una realtà in  profonda trasformazione sociale e culturale. In molto casi il nostro cinema degli ultimi trent'anni, ha saputo saggiamente calibrare il suo linguaggio sull'attualità dei nuovi scenari socio-economici che si andavano profilando.

Il critico cinematografico Alberto Castellano in questa pillola si riferisce in particolare agli autori della generazione post sessantottina, quelli che hanno il merito di aver portato nuova linfa al cinema italiano: Nanni Moretti, Carlo Verdone, Giuseppe Tornatore e Gabriele Salvatores. Stessa generazione, stili diversi ma questi registi hanno in comune una qualità: la capacità di intuire e di sintonizzarsi sugli umori, i sentimenti e i sogni (anche quelli mancati) di un pubblico di coetanei che vive e agisce in un momento storico complesso.

Alberto Castellano, saggista e critico cinematografico, ha scritto per Il Mattino di Napoli, attualmente, collabora con il settimanale Film TV e il supplemento de Il Manifesto, Alias. Ha fatto parte di giurie Fipresci (La Federazione della Critica Internazionale) in numerosi festival (Venezia, Ginevra, Lecce, Cluj, Salonicco, Karlovy Vary, Lubiana, Rotterdam, Locarno).

Nello Speciale La lingua del cinema italiano sono presenti anche i seguenti video:

- Il neorealismo
- Il cinema nazionalpopolare
- I dialetti nel cinema
- Il caso Totò
- Il doppiaggio
- Modelli linguistici
- Il cinema di genere
- Il cinema d'autore
- Influenza sulla lingua