Giancarlo Giannini, i tanti volti di un grande interprete
Il 1° agosto l'attore compie 80 anni
Più di 130 film interpetati tra il 1965 e il 2021, teatro, televisione, regie e tanto doppiaggio. Giancarlo Giannini (La Spezia, 1942) uno degli attori più noti ed eclettici del cinema italiano, in patria e all'estero, il 1° agosto compie 80 anni. Un talento camaleontico che ha saputo vestire i panni dei personaggi più disparati, dal proletario al boss mafioso, ruoli comici e drammatici con la stessa intensità e bravura. Da giovanissimo, sul piccolo schermo, ha dimostrato anche doti di cantante e ballerino.
La sua lunga carriera nel cinema culmina nel 1977 con la nomination all'Oscar come migliore attore protagonista nel film di Lina Wertmüller Pasqualino sette bellezze. Ma Giannini ha lavorato con molti altri affermati registi italiani, da Ettore Scola (Dramma della gelosia, tutti i particolari in cronaca, 1970) e Luchino Visconti (L’innocente, 1976) a Sergio Corbucci (Il bestione, 1974; Bello mio, bellezza mia, 1982), da Mario Monicelli (Viaggio con Anita, 1979; I Picari, 1988; Il male oscuro, 1990) a Dino Risi (Sessomatto, 1973; Vita coi figli, 1990- per la tv), da Alberto Lattuada (Sono stato io!, 1973) a Nanni Loy (Mi manda Picone, 1984, David di Donatello come miglior attore protagonista), da Tinto Brass (Snack Bar Budapest, 1988) a Franco Brusati (Lo zio indegno, 1989). Nel 1986 debutta dietro la macchina da presa con Ternosecco, da lui anche scritto e interpretato. Ne La prima notte di quiete (1972) di Valerio Zurlini recita con naturalezza accanto a stelle del calibro di Alain Delon, Lea Massari e Alida Valli.
"Pasqualino sette bellezze"
La fama di Giannini all'estero è legata soprattutto alle pellicole nate dal sodalizio con la regista Lina Wertmüller con cui gira, nel 1972 Mimì metallurgico ferito nell'onore (Nastro d'argento come miglior attore), nel 1973 Film d'amore e d'anarchia, ovvero stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza (premio come miglior attore a Cannes ) e Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974) in cui interpreta l'irascibile marinaio Gennarino Carunchio che naufraga su un'isola deserta con la ricca e capricciosa Raffaella, interpretata da Mariangela Melato.
Giannini ha lavorato anche per registi stranieri, tra cui Stanley Kramer (Il segreto di Santa Vittoria, 1969), Francis Ford Coppola (l'episodio Life with Zoe in New York Stories, 1989), Alfonso Arau (Il profumo del mosto selvatico, 1995) e Ridley Scott (Hannibal, 2001) con cui vince il Nastro d'argento come miglior attore non protagonista.
La leggenda narra che Giannini disse no a Steven Spielberg che lo voleva nel cast del primo film della saga di Indiana Jones, I predatori dell'Arca perduta (1981). In realtà l'attore italiano accettò la proposta, come spiega lui stesso in un'intervista:
Una scena dello sceneggiato RAI del 1966 "David Copperfield"
Come doppiatore ricordiamo il Nastro d'argento vinto nel 1994 come miglior doppiatore maschile per aver prestato la voce ad Al Pacino in Carlito's Way di Brian De Palma. Tra gli altri attori stranieri doppiati da Giannini Jack Nicholson, Michael Douglas, Gérard Depardieu, Jeremy Irons, Dustin Hoffman (nel Maratoneta), Ian McKellen (in Riccardo III), Ryan O’Neal (in Barry Lyndon) e Leonard Whiting (in Romeo e Giulietta). Nel 2019 George Clooney lo vuole nel cast della mini-serie TV Catch-22.
Dal 2003 Giannini insegna alla Scuola del Centro Sperimentale di Cinematografia come direttore artistico del corso di Recitazione.
Nel filmato un'intervista a Giancarlo Giannini del 1978 realizzata da Lietta Tornabuoni per il programma RAI Come eravamo in occasione della messa in onda del primo film interpretato da Giannini nel ruolo di protagonista: La macchia rosa di Enzo Murri (1968). E' un'occasione per parlare della carriera dell'attore, dei suoi primi passi nel mondo dello spettacolo e dei sogni che vorrebbe realizzare nel futuro.
La sua lunga carriera nel cinema culmina nel 1977 con la nomination all'Oscar come migliore attore protagonista nel film di Lina Wertmüller Pasqualino sette bellezze. Ma Giannini ha lavorato con molti altri affermati registi italiani, da Ettore Scola (Dramma della gelosia, tutti i particolari in cronaca, 1970) e Luchino Visconti (L’innocente, 1976) a Sergio Corbucci (Il bestione, 1974; Bello mio, bellezza mia, 1982), da Mario Monicelli (Viaggio con Anita, 1979; I Picari, 1988; Il male oscuro, 1990) a Dino Risi (Sessomatto, 1973; Vita coi figli, 1990- per la tv), da Alberto Lattuada (Sono stato io!, 1973) a Nanni Loy (Mi manda Picone, 1984, David di Donatello come miglior attore protagonista), da Tinto Brass (Snack Bar Budapest, 1988) a Franco Brusati (Lo zio indegno, 1989). Nel 1986 debutta dietro la macchina da presa con Ternosecco, da lui anche scritto e interpretato. Ne La prima notte di quiete (1972) di Valerio Zurlini recita con naturalezza accanto a stelle del calibro di Alain Delon, Lea Massari e Alida Valli.
"Pasqualino sette bellezze"
La fama di Giannini all'estero è legata soprattutto alle pellicole nate dal sodalizio con la regista Lina Wertmüller con cui gira, nel 1972 Mimì metallurgico ferito nell'onore (Nastro d'argento come miglior attore), nel 1973 Film d'amore e d'anarchia, ovvero stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza (premio come miglior attore a Cannes ) e Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974) in cui interpreta l'irascibile marinaio Gennarino Carunchio che naufraga su un'isola deserta con la ricca e capricciosa Raffaella, interpretata da Mariangela Melato.
Giannini ha lavorato anche per registi stranieri, tra cui Stanley Kramer (Il segreto di Santa Vittoria, 1969), Francis Ford Coppola (l'episodio Life with Zoe in New York Stories, 1989), Alfonso Arau (Il profumo del mosto selvatico, 1995) e Ridley Scott (Hannibal, 2001) con cui vince il Nastro d'argento come miglior attore non protagonista.
La leggenda narra che Giannini disse no a Steven Spielberg che lo voleva nel cast del primo film della saga di Indiana Jones, I predatori dell'Arca perduta (1981). In realtà l'attore italiano accettò la proposta, come spiega lui stesso in un'intervista:
Mi chiamò Spielberg per fare l'antagonista de I predatori dell'arca perduta. Io accettai. Però successe lo sciopero degli sceneggiatori americani. Rimandarono il film di sei mesi. Dopo sei mesi Spielberg mi chiamò e io dissi: 'Purtroppo devo fare il film con Fassbinder!'.
Giancarlo Giannini in un'intervista per Film.it
E infatti con Rainer Fassbinder Giancarlo Giannini gira nel 1980 Lili Marlene, il film che racconta la storia d'amore impossibile tra Willie, una cantante tedesca, interpretata da Hanna Schygulla, e il compositore svizzero di origini ebree Robert Mendelsson, interpretato da Giannini, che cerca attivamente di aiutare un gruppo di ebrei tedeschi.
A 23 anni la Rai lo scrittura per interpretare la parte del protagonista nello sceneggiato televisivo David Copperfield, 8 puntate dirette da Anton Giulio Majano e trasmesse tra il 1965 e il 1966. Un piccolo capolavoro tratto dal celebre romanzo omonimo di Chales Dickens, con le musiche di Riz Ortolani e i costumi di Pier Luigi Pizzi, capace di registrare un'audience di quindici milioni di spettatori a puntata. Nel cast, oltre a Giannini, Laura Efrikian, Anna Maria Guarnieri, Wanda Capodaglio, Ileana Ghione e Roberto Chevalier. Nel 1971, dopo il grandioso successo del suo David Copperfield, la Rai punta nuovamente sul giovane attore con la miniserie E le stelle stanno a guardare sempre diretta da Majano, con la partecipazione di Loretta Goggi, Annamaria Guarnirei, Orso Maria Guerrini e Scilla Gabel.Una scena dello sceneggiato RAI del 1966 "David Copperfield"
Come doppiatore ricordiamo il Nastro d'argento vinto nel 1994 come miglior doppiatore maschile per aver prestato la voce ad Al Pacino in Carlito's Way di Brian De Palma. Tra gli altri attori stranieri doppiati da Giannini Jack Nicholson, Michael Douglas, Gérard Depardieu, Jeremy Irons, Dustin Hoffman (nel Maratoneta), Ian McKellen (in Riccardo III), Ryan O’Neal (in Barry Lyndon) e Leonard Whiting (in Romeo e Giulietta). Nel 2019 George Clooney lo vuole nel cast della mini-serie TV Catch-22.
Dal 2003 Giannini insegna alla Scuola del Centro Sperimentale di Cinematografia come direttore artistico del corso di Recitazione.
Nel filmato un'intervista a Giancarlo Giannini del 1978 realizzata da Lietta Tornabuoni per il programma RAI Come eravamo in occasione della messa in onda del primo film interpretato da Giannini nel ruolo di protagonista: La macchia rosa di Enzo Murri (1968). E' un'occasione per parlare della carriera dell'attore, dei suoi primi passi nel mondo dello spettacolo e dei sogni che vorrebbe realizzare nel futuro.