Massimo Cacciari. Il tempo

Tornare al presente

"Qualsiasi essente è tempo": così Massimo Cacciari inizia la sua intervista concessa a Giovanni Paolo Fontana in occasione degli incontri per il Cortile dei Gentili. Nel suo intervento sul tempo, Cacciari osserva come il tempo sia indivisibile da un ente che lo percepisce o lo subisce. Si sofferma poi sul pericolo del perdere di vista il presente per vivere solo nel passato e nel futuro, prosegue sul significato dell'espressione "perdere tempo" e infine riflette sul ruolo dei musei e degli archivi in quanto "teche" del tempo.

Passato e futuro sono determinazioni del tempo che stanno nel presente, perché solo nel presente ricordo e solo nel presente mi attendo il futuro. Quindi di fatto è un'illusione quella di un passato e di un futuro distinti dal presente​​​​​​, perché non può esistere il pensiero né del passato né del futuro che non avvenga nel presente, quindi è sempre il passato del presente e il futuro del presente inesorabilmente.


Massimo Cacciari è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Tra le sue opere recenti: Della cosa ultima (Milano 2004); Dallo Steinhof. Prospettive viennesi del primo Novecento (Milano 2005); Tre icone (Milano 2007); La città (Rimini 2009); Hamletica (Milano 2009); Il dolore dell’altro. Una lettura dell’Ecuba di Euripide e del Libro di Giobbe (Caserta 2010); Io sono il Signore Dio tuo (con P. Coda, Bologna 2010); Ama il prossimo tuo (con E. Bianchi, Bologna 2011); Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto (Milano 2012); Il potere che frena (Milano 2013); Labirinto filosofico (Milano 2014); Filologia e filosofia (Bologna 2015); Re Lear. Padri, figli, eredi (Caserta 2015); Occidente senza utopie (con P. Prodi, Bologna 2016); Generare Dio (Bologna 2017).

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