Francesco Erbani. Uno strano italiano

Antonio Iannello e lo scempio dell`ambiente

Il filmato, tratto dalle serie di Mosaico, Mediateca per le Scuole, Appunti di lettura, dedicata agli studenti, presenta il libro di Francesco Erbani Uno strano italiano. Antonio Iannello e lo scempio dell’ambiente, pubblicato nel 2002 da Laterza.

Antonio Iannello (Napoli, 1930-1997), architetto napoletano, urbanista, uomo di cultura, è stato tra i primi ad occuparsi di ambientalismo in Italia, quando ancora questo termine non era entrato nel linguaggio politico e sociale.
Dalla fine degli anni ’60 alla fine dei ’90, è stato artefice di battaglie ambientaliste in primo luogo a Napoli, la sua città, e poi in tutta Italia quando (dal 1985 al 1990) è diventato segretario di Italia Nostra. Le sue iniziative non erano semplici battaglie per la tutela dell’ambiente, contro le speculazioni e l’abusivismo: si fondavano su un radicale senso etico che lo portava a mettere sempre in primo piano la valorizzazione del bene pubblico e dell'autorità dello Stato, spesso sacrificandosi personalmente (economicamente, negli affetti famigliari).
Giosuè Boetto Cohen legge alcune pagine sul “sacco di Napoli” compiuto nel dopoguerra; la grande truffa del piano regolatore di Napoli, più volte manomesso a uso e consumo dei palazzinari; le battaglie contro la costruzione abusiva sulla costiera amalfitana dell’albergo Fuenti (ora demolito) e per la chiusura dell’Italsider di Bagnoli, che gli inimicarono anche parte del P.C.I. Infine, viene ricordato il suo impegno per la salvaguardia del territorio dopo il terremoto in Irpinia.