Franco Cardini. Dalla Cina all`Italia

Migrazioni

Lo storico Franco Cardini, intervistato ad Ancona in occasione della prima edizione del KUM! Festival - Curare, Educare, Governare, racconta qui la sua esperienza a proposito della migrazione cinese nel nostro paese e in particolare nella città di Prato, dove Cardini ha vissuto, potendola quindi osservare nei suoi aspetti caratteristici. Ricordo che per molti mesi sono stato l'unico bianco che andava a prendere il caffè in un bar gestito da cinesi. Le caratteristiche di questo popolo sono in realtà particolari rispetto ad altre popolazioni che migrano in Italia: lavorano molto e cercano di non dare troppo nell'occhio. Non corteggiano le nostre ragazze e in generale si sentono di appartenere ad una cultura superiore alla nostra. Da questo nasce la loro autosufficienza.

Non corteggiano le nostre ragazze e in generale si sentono di appartenere ad una cultura superiore alla nostra. Da questo nasce la loro autosufficienza. Arrivano in Italia in maniera anomala, alla spicciolata, sbarcano dagli aerei, conoscono poco la nostra lingua. Il bricolage vestamentario e altri segnali vengono percepiti come alterità. E allora ci si chiede immediatamente, che diritto hanno loro di essere aiutati?

Non si pensa, perché il colonialismo non si studia nelle nostre scuole, che i valori immateriali che noi gli abbiamo offerto (cultura, progresso, libertà, diritti, democrazia) contengono implicitamente una richiesta di scambio, ineguale perché favorevole solo a chi lo gestisce, l'Occidente. Una realtà questa, di cui solo una ristretta élite è cosciente, per tutti glil altri si tratta di un'invasione che desta, nel migliore dei casi, preoccupazione.

Franco Cardini è uno storico italiano nato a Firenze nel 1940. Dopo la laurea in Lettere conseguita presso l’Università di Firenze, per breve tempo è stato professore di scuola superiore e poi ha insegnato in diverse università tra cui quelle di Middlebury, Barcellona e Bari. Attualmente è professore ordinario di Storia Medievale presso l'Università di Firenze. Specializzato nello studio del Medioevo, si è occupato soprattutto di crociate, di pellegrinaggi e di rapporti tra la cristianità e l’Islam. Tra i suoi numerosi libri si ricordano: La vera storia della Lega lombarda (1991); Noi e l'Islam: un incontro possibile? (1994); Alla corte dei papi (1995); L’avventura di un povero crociato (1997); Gerusalemme (2012); L'appetito dell'imperatore. Storie e sapori segreti della Storia (2014); entrambi nel 2015, Andare per le Gerusalemme d'Italia e Un uomo di nome Francesco; nel 2016, Il califfato e l'Europa. Dalle crociate all'ISIS: mille anni di paci e guerre, scambi, alleanze e massacri , L'Islam è una minaccia. Falso! , Onore e Samarcanda. Un sogno color turchese;  nel 2017, Dunkerque. 26 maggio-4 giugno 1940: storia dell'operazione Dynamo (con S. Valzania), La congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici (con B. Frale) e La Via della Seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente (con A. Vanoli); Andalusia (2018). Per i suoi studi ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Dal 1994 al 1996 è stato membro del Consiglio d’amministrazione della RAI. È stato fondatore della rivista Percorsi, collabora con il quotidiano Avvenire e dal 2012 fa parte del comitato scientifico della rivista Eurasia.

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