Geminello Preterossi: la crisi della democrazia

Ricostituire contesti pubblici

Geminello Preterossi, ordinario di Filosofia del diritto e Storia delle dottrine politiche all’Università di Salerno, parla della crisi della democrazia. 

È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora
Winston Churchill

La democrazia è fragile per ragioni strutturali e, in fondo, è portare a compimento la modernità politica. L’idea che noi siamo gli autori dell’ordine, che tutti i consociati siano la matrice, i protagonisti dell’ordinamento, è una grande promessa, ma molto complessa da realizzare. La democrazia è un sistema che si fonda sulla pluralità, che ha bisogno della mediazioni di una serie di attori – sociali e collettivi - che oggi, soprattutto in Italia, per Geminello Preterossi sono spariti.

I poteri selvaggi sono tanti e sono transnazionali. E quello che è accaduto negli ultimi trent’anni, con la svolta neoliberista, ha determinato un indebolimento forte della forma statuale e della politica. O, meglio, una funzionalizzazione degli Stati, anche di quelli democratici, a queste logiche dei poteri economici
Geminello Preterossi

La grande domanda, oggi, è: come si ricostituiscono dei contesti concreti, pubblici, in cui chi ha meno forza, i cittadini, abbia la possibilità di agire un conflitto o, perlomeno, di contrattare con questi altri poteri transnazionali il progetto futuro di società?

Questo servizio è stato realizzato da RAI Cultura nel 2016, in occasione del Festival della Filosofia di Modena

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