Giulio Giorello. L'epistemologia tra filosofia e scienza

Lo sviluppo della conoscenza scientifica

Giulio Giorello, docente di Filosofia della scienza presso l’Università degli Studi di Milano, intervistato in studio da Giosuè Boetto Cohen a Mosaico Mediateca per le Scuole, un programma di Rai Educazione degli anni ’90, ci parla di epistemologia.

Dopo aver spiegato il significato del termine (dal greco epistéme, conoscenza scientifica), Giorello ricorda le tappe principali dello sviluppo di questa disciplina filosofica. Già i filosofi greci presocratici si domandarono in che modo si giustificassero le conoscenze riguardo ai fenomeni della natura. Fu però solo nel Rinascimento che grandi pensatori come Cartesio, Galileo, Bacone, Netwon si posero il problema del metodo, cioè di come si arrivi ad una conoscenza valida e controllabile dei fenomeni naturali.
Giorello ricorda come questo dibattito animi anche il Dialogo dei massimi sistemi di Galileo Galilei. Galileo è figura di grande fascino per certi aspetti, ma Giorello fa notare anche le ombre di questo personaggio che, con il suo lavoro e le sue vicissitudini, ha segnato in modo irripetibile lo sviluppo della storia della scienza. Giorello espone anche le sue opinioni sul rapporto fra scienza e tecnologia:

la tecnologia si sviluppa col procedere degli studi sistematici sui fenomeni naturali e con l`evolvere dei metodi che adotta l`uomo per incidere su essi, fino al punto di controllarli e in questo senso scienza e tecnologia si sviluppano insieme e vicendevolmente.

Giovanni Ziccardi è professore di Informatica Giuridica in Università Statale a Milano, e insegna criminalità informatica al Master in diritto delle nuove tecnologie dell’Università di Bologna. Coordina il Centro di Ricerca in “Information Society Law” (ISLC) e  è  nel Comitato Sicurezza dell’Ateneo milanese. Ha studiato l’evoluzione dell’hacking, pubblicando un saggio (“Hacker – Il richiamo della libertà”, Marsilio, 2011) e due thriller (“L’ultimo hacker”, Marsilio, 2012, e “La rete ombra”, Marsilio, 2018). I suoi ultimi lavori sono sull’uso delle tecnologie in politica (“Tecnologie per il potere”, Raffaello Cortina, 2019), sulla resistenza elettronica (“Resistance, Liberation Technology and Human Rights in the Digital Age”, Springer, 2012), sulla società controllata (“Internet, controllo e libertà”, Raffaello Cortina, 2015), sulle espressioni d’odio (“L’odio online”, Raffaello Cortina, 2016) e sulla morte digitale (“Il Libro Digitale dei Morti”, UTET, 2017).