Verità e libertà nel cristianesimo
Vittorio Alberti
Vittorio V. Alberti spiega come tutte le religioni abbiano una concezione trascende della verità: l'infinito spazio della verità è illimitato, ci supera, ci eccede. La verità, quindi, non viene vista come un limite al dinamismo del pensiero.
Il cristianesimo non si definisce come religione del libro ma come religione del verbo. Il Cristo è il logos fatto carne, e dunque è parimenti vicino e distante dall'uomo: è proprio in questo gioco che può sussistere il dinamismo del pensiero, nonché la sua libertà.
Il cristianesimo non si definisce come religione del libro ma come religione del verbo. Il Cristo è il logos fatto carne, e dunque è parimenti vicino e distante dall'uomo: è proprio in questo gioco che può sussistere il dinamismo del pensiero, nonché la sua libertà.
Per il cristianesimo la libertà è il primo dono che Dio dà all'uomo, senza alcuna mediazione. Per dirla con Socrate, l'uomo - in quanto essere che ricerca - deve stabilire un orizzonte di liberazione, anche degli altri. La libertà, nel cristianesimo è indissolubilmente legata all'incarnazione, ossia al fondamentale momento in cui il divino si fa carne.
Riferimenti: Sintesi dialettica