Ermanno Rea. La fabbrica dell'obbedienza
Il lato oscuro e complice degli italiani
Ermanno Rea, intervistato all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, il 6 novembre del 2014, in occasione della presentazione del suo libro Il caso Piegari. Attualità di una vecchia sconfitta, parla delle vicende del Gruppo Gramsci, del ruolo e delle responsabilità dei partiti storici della sinistra e del loro rapporto con la Chiesa cattolica, citando un altro suo libro La fabbrica dell'obbedienza. Il lato oscuro e complice degli italiani.
Ermanno Rea (Napoli 1927 - Roma 2016), è stato uno scrittore e giornalista italiano. Collaboratore di quotidiani e periodici, ha pubblicato una serie di opere ispirate spesso a fatti di cronaca vera nelle quali la volontà documentaria è sorretta da una scrittura in grado di restituire con profondità le atmosfere, gli ambienti e la psicologia dei personaggi. Si segnalano, in particolare: Il Po si racconta (1990); L’ultima lezione (1992), dedicato alla scomparsa dell'economista F. Caffè; Mistero napoletano (1995, premio Viareggio per la narrativa nel 1996), amara inchiesta sulla scomparsa di una giornalista ambientata a Napoli nel periodo della guerra fredda; Fuochi fiammanti a un’hora di notte (1998, premio Campiello nel 1999); La dismissione (2002), ispirato alla vicenda dello smantellamento dell’acciaieria di Bagnoli e da cui è stato tratto il film di G. Amelio La stella che non c'è (2006), Napoli ferroviaria (2007), La fabbrica dell'obbedienza (2011), La comunista (2012). Nel 2012 è stato edito il volume Ermanno Rea 1960. Io reporter, raccolta dei suoi scatti fotografici realizzati nel corso di una serie di viaggi in Italia, mentre sono del 2014 Il sorriso di don Giovanni e Il caso Piegari. Nel 2016 è stato edito, postumo, il romanzo Nostalgia, ambientato nel quartiere napoletano della Sanità.
Il filosofo Bertrando Spaventa (Bomba, 1817 – Napoli, 1883) diceva che mentre con l’umanesimo nasce in Italia la figura del cittadino responsabile, con la Controriforma questa figura viene espulsa, e il cittadino si trasforma in suddito deresponsabilizzato. La conseguenza è che ancora oggi il difetto più grande degli italiani è proprio la mancanza del senso di responsabilità.
Ermanno Rea (Napoli 1927 - Roma 2016), è stato uno scrittore e giornalista italiano. Collaboratore di quotidiani e periodici, ha pubblicato una serie di opere ispirate spesso a fatti di cronaca vera nelle quali la volontà documentaria è sorretta da una scrittura in grado di restituire con profondità le atmosfere, gli ambienti e la psicologia dei personaggi. Si segnalano, in particolare: Il Po si racconta (1990); L’ultima lezione (1992), dedicato alla scomparsa dell'economista F. Caffè; Mistero napoletano (1995, premio Viareggio per la narrativa nel 1996), amara inchiesta sulla scomparsa di una giornalista ambientata a Napoli nel periodo della guerra fredda; Fuochi fiammanti a un’hora di notte (1998, premio Campiello nel 1999); La dismissione (2002), ispirato alla vicenda dello smantellamento dell’acciaieria di Bagnoli e da cui è stato tratto il film di G. Amelio La stella che non c'è (2006), Napoli ferroviaria (2007), La fabbrica dell'obbedienza (2011), La comunista (2012). Nel 2012 è stato edito il volume Ermanno Rea 1960. Io reporter, raccolta dei suoi scatti fotografici realizzati nel corso di una serie di viaggi in Italia, mentre sono del 2014 Il sorriso di don Giovanni e Il caso Piegari. Nel 2016 è stato edito, postumo, il romanzo Nostalgia, ambientato nel quartiere napoletano della Sanità.