Emanuele Severino. Eschilo filosofo

Aforismi

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        Emanuele Severino, in un’intervista dell’Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche del febbraio 2000, parla della filosofia del poeta tragico greco Eschilo, analizzando le figure mitologiche di Prometeo e Zeus, e confrontandola con quella degli antichi filosofi presocratici. 

        La parola Prometeus non è greca ma i greci la traducono come promates, dove pro è una particella che indica l’anticipazione e che è costantemente presente nell’Inno a Zeus. Prometeo, che da questo punto di vista può essere considerato il vero cantore dell’Inno, è colui che sa gettare con verità dall’animo il dolore: 

        Se il dolore che getta nella follia deve essere cacciato dall’animo con verità, allora soppesando tutte le cose con un sapere che sta e che non si lascia smentire, il rimedio è Zeus in quanto si colloca all’interno del sapere che sta 

        Che il salvatore sia Zeus può sembrare deludente per chi collega la parola Zeus al significato religioso, mitico che esso possiede nella cultura greca, ma nel frammento  70 delle Eliadi di Eschilo si dice che Zeus è tutte le cose e ciò che sta al di là di tutte le cose. 
        Questi versi di Eschilo non temono il confronto con la filosoficità del linguaggio di Parmenide o di Empedocle: Zeus non è una figura mitica ma è colui che è l’identità di tutte le differenze ed è ciò che sta al di là delle differenze 
        Eschilo quindi non è tanto il poeta che suggestionato dalla filosofia ripropone in versi un discorso filosofico ma è un cooperatore dell’inizio della filosofia 


        Emanuele Severino (1929 - 2020) è stato uno dei maggiori filosofi del XX secolo. Accademico dei Lincei, ha collaborato per decenni con il “Corriere della Sera”. Ha offerto un’interpretazione della filosofia che sottolinea lo scacco del pensiero metafisico da Platone a Nietzsche e Heidegger. Per superare le aporie nichilistiche della tradizione metafisica evidenti anche nel discorso moderno della tecnica, ha promosso un ritorno a una filosofia dell’Essere che escluda rigorosamente il non-essere e il divenire. Fra le sue opere recenti: Dialogo su diritto e tecnica (con N. Irti, Roma-Bari 2001); Discussioni intorno al senso della verità (Pisa 2009); L’identità del destino. Lezioni veneziane (Milano 2009); Il destino della tecnica (Milano 2009); Democrazia, tecnica, capitalismo (Brescia 2009); Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia (Milano 2011); La potenza dell’errare. Sulla storia dell’Occidente (Milano 2013); In viaggio con Leopardi. La partita sul destino dell’uomo (Milano 2015); Dike (Milano 2015); Storia, gioia (Milano 2016); Il tramonto della politica. Considerazioni sul futuro dell’uomo (Milano 2017); Dispute sulla verità e la morte (Milano 2018). La Casa Editrice Adelphi pubblica la collana “Scritti di Emanuele Severino”.

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