Eva Cantarella. I greci e la legge del mare

Una legge non scritta di ospitalità

Eva Cantarella, intervistata in occasione della prima edizione di Lezioni di Storia Festival, dal tema Il passato è il presente, che si è svolta Napoli dal 25 al 28 aprile del 2019, parla del rispetto dai parte degli antichi greci della legge del mare, una legge non scritta, che proteggeva tutti coloro che si spostavano via mare esposti a innumerevoli pericoli.

Anche se si ritenevano superiori agli stranieri che consideravano barbari, gli antichi greci accoglievano i naufraghi nel migliore dei modi: quando arrivavano sulle coste greche non gli si chiedeva nemmeno il nome ma li si accoglieva, li si nutriva, si davano loro dei vestiti nuovi, si preparava loro un banchetto e solo dopo si poteva chiedere il loro nome e da ove venissero. Addirittura chi veniva accolto riceveva dei doni da chi l’aveva ospitato e da questo nasceva un rapporto per cui anche i loro discendenti si scambiavano doni e addirittura si scambiavano le mogli, stabilendo rapporti culturali importanti. 

La philoxenia è una legge non scritta di ospitalità, ed è bene ricordarlo in un tempo come quello attuale in cui il Mediterraneo è diventato un muro per chi tenta di valicarlo per salvarsi la vita. 



Eva Cantarella ha insegnato Istituzioni di Diritto romano e Diritto greco antico all’Università Statale di Milano. Ha insegnato anche in molte università e istituzioni italiane e straniere, tra le quali la New York University, l’Università di Austin Texas, quelle di Varsavia, Atene, Granada, Barcellona e Santiago de Compostela. È autrice di oltre venti libri. Ha pubblicato oltre centocinquanta articoli su riviste scientifiche e opere collettanee italiane e straniere. Collabora da molti anni alle pagine culturali del Corriere della Sera.