Roberto Marchesini. Tecnosfera

Proiezioni per un futuro postumano

Roberto Marchesini parla del suo saggio Tecnosfera. Proiezioni per un futuro postumano, pubblicato nel 2017 da Castelvecchi.

Dalla quarta di copertina:

La tecnosfera è un’entità sfuggente, magmatica, imprevedibile. Se fosse vero che l’essere umano ha il controllo progettuale sull’evoluzione della tecni­ca, la fantascienza dovrebbe essere una finestra sul futuro e l’innovazione portare a compimento il suo dettato visionario o, al limite, essere temporanea­mente fermata dal gap realizzativo. Non è così. La tecnologia informatica ci ha trovato del tutto impreparati rispetto agli sviluppi che ha reso possibili, di fatto non l’avevamo prevista: negli anni Cinquanta, uno fra i tanti jingle pubblicitari recitava che nel Duemila ci saremmo spostati su razzi intergalattici e avremmo realizzato qualunque cosa tramite piccole pastiglie, ma certo nessuno prevedeva lo sviluppo personale della computing performance o le ellissi biotecnologiche. La tecnosfera si nutre di epifanie improvvise, di colpi di scena che provocano balzi quantici sull’immaginario e, per il loro emergere massivo, ricordano gli equilibri punteggiati di Stephen J. Gould. L’Autore riflette su questa dimensione che, benché apparentemente distante, riguarda la vita di tutti noi.
 


Roberto Marchesini (Bologna 1959), filosofo, etologo e zooantropologo, è direttore del Centro Studi Filosofia Postumanista e della Scuola di Interazione Uomo-Animale (Siua). È autore di oltre un centinaio di pubblicazioni nel campo della filosofia, dell’etologia e della bioetica, fra cui: Post-human. Verso nuovi modelli di esistenza (2002), Il tramonto dell’uomo. La prospettiva postumanista (2009), Contro i diritti degli animali? (2014), Fondamenti di zooantropologia (2014), Epifania animale. L’oltreuomo come rive­lazione (2014), Etologia filosofica. Alla ricerca della soggettività animale (2016) e Alterità. L’identità come relazione (2016). Dirige la rivista «Animal Studies. Rivista italiana di antispecismo» e tiene regolarmente conferenze in tutto il mondo sul rapporto tra l’uomo, le altre specie e la tecnologia.