Ernesto Burgio. Crisi ecologica e pandemia 

Come uscire dall'emergenza

Ernesto Burgio, intervistato nel febbraio 2021, fa parla del rapporto tra la crisi ecologica e le pandemie.

Negli anni dal 2002 al 2005 Burgio aveva già affrontato in una serie di convegni, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, il tema della pandemia prossima ventura, cercando di collegare scienza, medicina, salute e ambiente a emergenze sanitarie locali e internazionali. Era chiaro già da allora che i virus cominciavano a diventare nuovamente un pericolo, rischiando di causare un’epidemia di livello mondiale e che eravamo allora e purtroppo siamo ancora oggi impreparati ad affrontarla, non avendo adeguato i piani pandemici e avendo sottovalutato l’arrivo di un virus ricombinante che aveva fatto il salto di specie nell’autunno 2019. 
 

L’Occidente non è riuscito a mettere in campo, a differenza dei paesi asiatici, la strategia risolutiva che è rappresentata dai sistemi di monitoraggio e tracciamento. 


Si tratta di un virus che può diventare letale in una percentuale ridotta di casi, in particolare in tutti coloro che hanno le arterie infiammate, perché vivono in zone inquinate, e nei soggetti affetti da disfunzione endoteliale, ossia da obesità, diabete 2 e arteriosclerosi. 

Questa pandemia è sintomatica di una condizione ecologica terrificante, una vera e propria guerra al pianeta. Se noi non avessimo deforestato, i pipistrelli non sarebbero penetrati nelle periferie delle megalopoli, facendo da vettori di questi virus. Così come se noi non avessimo questo inquinamento atmosferico che letteralmente sprogramma l’epigenoma e causa la disfunzione delle nostre arterie, noi non avremmo oggi questa situazione terrificante. 

 

Si è creata una situazione sociale angosciante, soprattutto per i giovani, dalla quale si uscirà, non solo con la gestione corretta della medicina territoriale, fermando la catena dei contagi, ma dando finalmente le informazioni corrette, acquisendo consapevolezza della situazione e coinvolgendo i giovani e le famiglie. 


Ernesto Burgio, nato a Palermo il 27 03 1953; Laureato in Medicina e Chirurgia (110/110 e lode) presso l’Università degli Studi di Pavia (1977) e specializzato in Clinica Pediatrica (30/30 e lode) presso l’Università degli Studi di Firenze (1980). Affiliazioni attuali: Comitato Scientifico di ECERI – European Cancer and Environment Research Institute - Square de Meeus 38-40 1000 Bruxelles ( sg.eceri@gmail.com ) Comitato Direttivo della SI-DOHaD (Società Italiana Developmental Origins of Health and Diseases); Comitato Scientifico di ARTAC (Association pour la RechercheThérapeutique Anti-Cancéreuse, Paris) 57/59 rue de la Convention 75015 PARIS FRANCE ( artac.cerc@gmail.com ); Gruppo di Ricerca Science of Consciousness Università di Padova; Gruppo Emergenza COVID della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) Gruppo Children Environmental Health WHO, Ginevra; Gruppo di Ricerca in Epigenetica dell’Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo (ISBEM). È  anche stato Presidente del Comitato Scientifico di SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale 2018-2020); di ISDE Italia (2008-2016) e dello Scientific Committee di ISDE - International  Society  of  Doctors  for Environment (2010-2016); membro di EPH (Environment & Public Health Panel - European Society for Research and Prevention on Environment and Health) (2010-2012), di ENSSER (European Network of Scientists for Social and Environmental Responsibility) (2010-11), della Commissione Ambiente e Salute della SIP (Società Italiana di Pediatria) e della Commissione Ambiente e Salute della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri). Negli ultimi dieci anni si è occupato essenzialmente di Epigenetica, carcinogenesi ambientale e DOHaD (Developmental Origins of Health and Diseases : Origini Fetali/Epigenetiche delle Malattie).