Marco Lanterna. La filosofia di Anacleto Verrecchia 

Schopenhauer sulle Alpi

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        Nel video Marco Lanterna parla del filosofo italiano Anacleto Verrecchia (Vallerotonda, 1926 - Torino, 2012). 

        Definito il “più lucido, incisivo e spirituale discepolo italiano di Arthur Schopenhauer”, Anacleto Verrecchia mostra affinità profonde con la nostra miglior prosa moralistico-polemico-libertina. I libri che meglio esprimono il suo pensiero sono il Diario del Gran Paradiso e le Lettere mercuriali. Il Diario raccoglie i tre anni trascorsi dal giovane Verrecchia nel parco del Gran Paradiso. Nel miglior stile aforistico questo libro fonde in una nuova lega elementi lontanissimi: il pessimismus di Schopenhauer, l’osservazione etologica, il journal alla Stendhal, lo zibaldone letterario, il resoconto alpinistico.

        Le Lettere Mercuriali sono invece l'opera testamento di Verrecchia, quella a cui lavorò durante la vecchiaia. Sono immaginari dispacci che Mercurio invia al padre Giove dall’odierna terra in sfacelo; piccoli capolavori di brio, profondità, e nichilismo dato che alla fine Mercurio non può che invocare “il fulmine annientatore di Giove per l’uomo, creatura funesta e irredimibile”.



        Marco Lanterna, Milano 1973, vive tra Milano e Nizza. È pensatore indipendente, estraneo all’accademia. Ha curato volumi di Anacleto Verrecchia (La catastrofe di Nietzsche a Torino; Il mastino del Parnaso; Il cantore filosofo) e di Sossio Giametta (Il mago del Sud; Capricci napoletani). È inoltre traduttore e postillatore di moralisti (Damien Mitton, Vauvenargues, Pierre Nicole, madame Lambert), oltreché critico letterario e pubblicista. La sua filosofia più personale è nel Peisithanatos. Trattato della buona estinzione (2021).
         

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